MILANO (MF-DJ)--A poco più di quattro mesi dalle Olimpiadi invernali di Pechino del 2022, il quadro in via di elaborazione mostra restrizioni molto severe per gli stranieri e possibili agevolazioni per gli atleti nazionali che parteciperanno ai Giochi.

Gli Stati Uniti chiederanno la vaccinazioni ai loro partecipanti, cosa che non era prevista per le Olimpiadi di Tokyo e che secondo alcuni osservatori potrebbe solo essere un precursore di un possibile obbligo imposto dalla Cina.

I primi passi intrapresi la scorsa settimana dalla Cina per salvaguardare i suoi "National Games", un importante evento nazionale, hanno sollevato la prospettiva di misure severe per le persone che arrivano nel Paese, che siano atleti, funzionari o media. Tali misure potrebbero potenzialmente includere quarantene prima dell'evento, che potrebbero interrompere l'allenamento degli atleti nel momento più critico per molti olimpionici.

Allo stesso tempo, non sembra che verranno ammessi spettatori stranieri: i biglietti per i Giochi di Pechino 2022 non sono mai stati messi in vendita per loro. Eppure gli spettatori locali che dimostreranno di essere vaccinati o risultati negativi a un test recente per il Covid saranno autorizzati a riempire gli stadi per i Giochi Nazionali.

Né gli organizzatori di Pechino né il Cio hanno fornito alcuna indicazione su ciò che hanno pianificato in termini di protocolli per far fronte alla pandemia. Il primo di diversi "playbook" per coloro che frequenteranno o parteciperanno ai Giochi dovrebbe essere rilasciato il prossimo mese. Tokyo ha pubblicato una serie di playbook che delineavano le contromisure contro il virus, che includevano test regolari, distanziamento sociale e movimenti fortemente limitati all'interno della città nei primi 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall'estero.

Un rappresentante di Pechino 2022 non ha risposto alle domande inviate via e-mail sulla vendita dei biglietti o sull'obbligo del vaccino per i partecipanti alle Olimpiadi. Anche il Comitato Olimpico Internazionale ha rifiutato di commentare sui vaccini, indicando solo la richiesta della scorsa settimana arrivata dal presidente del Cio, Thomas Bach, di fornire le dosi di vaccino a qualsiasi delegazione che ne avrà bisogno.

A pochi mesi dai Giochi, all'inizio di febbraio, l'assenza di linee guida da parte dei padroni di casa ha indotto alcuni organismi a iniziare a fare altri passi e ad anticipare ciò che la Cina potrebbe richiedere.

Il nuovo requisito del Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti per tutti gli atleti e il personale olimpico e paralimpico degli Stati Uniti è che vaccinarsi è una condizione per lavorare o allenarsi presso i siti dell'Usopc. Lawrence Gostin, direttore del centro per la legislazione sanitaria globale dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha elogiato la decisione e ha affermato che la Cina probabilmente cercherà comunque di imporre l'obbligo vaccinale.

"E' probabile che il Governo cinese adotti rigorosi protocolli di sicurezza relativi al Covid per i Giochi", ha affermato, spiegando che "mi aspetto che questi includano la prova della vaccinazione e un recente test negativo per l'ingresso. Coloro che non saranno vaccinati dovranno probabilmente andare in quarantena. Quindi ha senso che gli atleti statunitensi si vaccinino ora".

Circa l'86% degli atleti del Team Usa ha riferito di essersi vaccinato per i Giochi di Tokyo che si sono conclusi ad agosto, secondo un sondaggio realizzato tra le delegazioni nazionali dal Wall Street Journal. I Giochi di Pechino iniziano il 4 febbraio.

Non tutti i comitati olimpici nazionali si stanno affrettando a richiedere le vaccinazioni. Ad esempio, il Team della Gran Bretagna non ha un obbligo in atto. Il Comitato olimpico canadese ha affermato che è in procinto di determinare se avrebbe richiesto i vaccini per i Giochi di Pechino.

cos

(END) Dow Jones Newswires

September 24, 2021 13:16 ET (17:16 GMT)