MILANO (MF-DJ)--A provocare il crollo del bitcoin giovedì 21 non sono state le dichiarazioni del nuovo segretario al Tesoro Usa Janet Yellen sulle criptovalute che sono usate «principalmente per finanziamenti illeciti» e pertanto bisogna trovare il modo per «ridurne l'uso».

Ad abbattere il bitcoin da 35.590 a 28.845 dollari nel giro di poche ore, scrive Milano Finanza, è stato qualcosa di molto peggio. In quei momenti è sembrato materializzarsi lo spettro che agita le notti di tutti i bitcoiner: quello della doppia spesa registrata sulla blockchain. Per spiegarla in maniera semplice: una delle caratteristiche fondamentali del bitcoin, forse la più importante, è che ogni transazione viene registrata sulla blockchain, una sorta di notaio tecnologico incorruttibile, in maniera perenne e immutabile. Nessuno può modificarne i registri. E lo stesso bitcoin, una volta utilizzato per comprare qualcosa, non può essere speso una seconda volta. Se succedesse vorrebbe dire che la blockchain può essere hackerata e sarebbe quindi possibile (qui siamo nella massima approssimazione, ma è per far capire ai profani) produrre bitcoin falsi. Verrebbe così a crollare tutta l'infrastruttura della criptovaluta.

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(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2021 03:27 ET (08:27 GMT)