Si prega di leggere bene il titolo del take delle 9h29 "Grignani" e non "Gragnani".

MILANO (MF-DJ)--A fondarla nel gennaio del 1971 fu un gruppo di agenti di cambio della Borsa di Milano, insieme ad alcuni banchieri europei. A loro era chiaro il valore della ricerca finanziaria indipendente come strumento chiave per mettere in contatto domanda e offerta di capitali. Da allora Aiaf ha accompagnato la crescita di generazioni di analisti finanziari attraverso 50 anni di grandi cambiamenti. Lunedì alle 11,30, in un evento digitale ospitato dagli studi di Class Cnbc, Aiaf celebrerá l'anniversario con Fabio Panetta della Bce, i presidenti degli analisti europei ed internazionali, il presidente di Borsa Italiana Andrea Sironi, il Ministro Roberto Gualtieri e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Davide Grignani, presidente Aiaf, ha anticipato a Class Cnbc i temi chiave per il futuro degli analisti.

Domanda. Come sta la professione di analista oggi?

Risposta. L'analista finanziario classico è una figura in profondo cambiamento. Complessitá e velocitá del mondo finanziario sono enormemente aumentate. L'analista deve rispondere ad una serie di sfide nuove, comprese quelle innescate dalle regole di Mifid 2. E' stato un passaggio opportuno e necessario. Il punto è che il mercato non era pronto. La figura dell'analista è finita in un angolo del ring in cui la sua remunerazione, valorizzazione ed educazione non sono piú considerati sostenibili nè dall'offerta nè dalla domanda.á

D. Come avete reagito?

R. Aiaf ha presentato un paper per offrire alla Commissione europea proposte per rivalorizzare la figura dell'analista finanziario dentro la Capital market union.

D. Perchè la Cmu è così importante?

R. Si sente parlare spesso di Mes, ma la Cmu avrebbe sicuramente un impatto maggiore sul benessere europeo. Alcuni economisti stimano che raddoppierebbe il valore del mercato. In sostanza è una piattaforma che vedrebbe un piano livellato per tutte le 27 giurisdizioni europee.

Verrebbero eliminati gli ostacoli che oggi creano problemi enormi sia alle pmi che agli investitori che non trovano destinazione ai loro depositi. L'analista finanziario si trova in una specie di stand-by. La Cmu innescherebbe nuove iniziative, facilitando anche gli investimenti in infrastrutture di cui abbiamo tanto bisogno.

D. Prevedete anche che si debba arrivare a una Borsa unica europea e andare oltre Piazza Affari nel gruppo Euronext?

R. Abbiamo varato la sigla di Bue, Borsa unica europea, e il concetto è semplice. Borsa Italiana torna nell'Europa continentale e si affianca a Euronext, che è un colosso europeo ma un nano globale. All'interno della Cmu la borsa unica europea sarebbe uno dei pilastri per poter competere con i colossi asiatici e statunitensi.

D. Uno degli ostacoli che ha tenuto lontano le pmi dalla borsa è il fatto che gli investitori hanno bisogno di analisi indipendenti anche sulle aziende piú piccole. Mancano gli analisti o mancano i soldi per finanziare la ricerca?

R. Per fortuna gli analisti non mancano, abbiamo circa mille soci.

Purtroppo manca un pò di ossigeno che arriverebbe dal risparmio privato, che oggi chiede di avere piú possibilitá di investimento di fronte ai tassi negativi. Il cittadino non ha nè la fiducia nè la capacitá tecnica di investire queste risorse su orizzonti temporali di medio-lungo periodo e tende a lasciarle in liquiditá.

D. Gli analisti sono stati criticati in questi anni per essersi chiusi in un mondo autoreferenziale e per scarsa capacitá di capire il mondo del business. Marchionne, ad esempio, non nascondeva la sua insofferenza.

R. Sergio Marchionne ha insegnato un metodo che sono sicuro gli analisti finanziari che lavorano sodo condividono. Certamente gli analisti possono sbagliare, e sbaglieranno ancora di piú con la torre di Babele dei nuovi parametri con cui si trovano a confrontarsi oggi. Basta solo pensare ai nuovi criteri Esg, alla circolaritá dell'economia, alla decarbonizzazione. Si sono ribaltati i vecchi paradigmi e l'analista finanziario deve fare un lavoro complesso. Noi in Aiaf abbiamo una scuola di alta formazione che aiuta a navigare questa complessitá e di cui abbiamo assolutamente bisogno.á

D. Quali sono le altre prioritá per Aiaf?

R. Stiamo lavorando su tre direttive. L'innovazione dei nostri prodotti e del servizio ai nostri soci. Vogliamo fornirgli advocacy a livello europeo. Vogliamo uscire con ricerche su tutti i media, soprattutto digitali, fornendo strumenti per essere sempre aggiornati. Poi abbiamo accolto la sfida della digitalizzazione. L'ultimo tema è la trasversalitá.

fch

(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2021 04:58 ET (09:58 GMT)