ZURIGO (awp/ats) - I top manager sono stati pagati tendenzialmente meno nel 2022: i due terzi dei presidenti delle direzioni delle grandi aziende quotate in borsa hanno visto la loro remunerazione in calo, sulla scia delle turbolenze dei mercati finanziari, che hanno in particolare inciso sui valori dei pacchetti azionari ricevuti.

Il dato emerge da un'analisi effettuata dall'agenzia Awp dei rapporti di esercizio finora pubblicati dalle imprese comprese nell'indice borsistico SLI, cioè 26 su 30. Nel 2021 si era verificato l'opposto: due dirigenti su tre avevano visto le loro remunerazioni lievitare.

Il più pagato nell'esercizio scorso rimane il presidente della direzione di Roche Severin Schwan, che domina la tabella di Awp con 15,1 milioni. È seguito dai colleghi di UBS Ralph Hamers (12,6 milioni) e Nestlé Mark Schneider (10,3 milioni).

Il Ceo meno remunerato fra le imprese in questione - mancano ancora i rapporti d'esercizio di Richemont, Logitech, Sonova e AMS - risulta essere Michael Allison di VAT. Fra i compensi minori spiccano anche quelli del numero uno di Swisscom - impresa a maggioranza statale - Urs Schaeppi (1,8 milioni) e del presidente della direzione di Credit Suisse Ulrich Körner (in carica da luglio, 2,5 milioni).