ROMA (MF-DJ)--Si è tenuto questa mattina un nuovo confronto tra Confindustria e il Governo sul caro energia, una vera e propria emergenza per i settori manifatturieri italiani che si trovano a fronteggiare un drammatico aumento dei costi delle commodity energetiche, con particolare riferimento al prezzo del gas naturale e dell'elettricità.

Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani è, infatti, intervenuto sul tema al Consiglio Generale di Confindustria guidato dal presidente Carlo Bonomi e alla presenza degli imprenditori rappresentanti il sistema associativo, informa una nota.

Obiettivo dell'incontro è stata la condivisione di possibili azioni, frutto di una riflessione costruttiva e non ideologica, per contrastare il drammatico impatto dei costi dell'energia sul sistema produttivo con potenziali gravi conseguenze sociali ed economiche per il Paese; una tempesta che rischia di paralizzare definitivamente il sistema industriale italiano, già interessato da molteplici decisioni di chiusura. E che richiede - come condiviso di nuovo oggi - un deciso intervento di politica industriale dagli effetti congiunturali e strutturali immediati, oltre a una progettualità di lungo termine.

Il pacchetto di misure più urgenti proposte da Confindustria, precisa la nota, riguardano: la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari per l'anno 2022; l'intervento immediato per la cessione ai settori industriali a rischio chiusura di energia rinnovabile elettrica "consegnata al Gse" per un quantitativo di circa 25TWh e trasferita ad un prezzo di 50 euro/Mwh, l'aumento delle aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta elettrica nei limiti previsti dalla normativa Europea (art. 39 elettrico ex Com200/2014/Ue).

gug


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January 27, 2022 10:19 ET (15:19 GMT)