ROMA (MF-DJ)--"Nell'Ex-Ilva ormai è lotta su tutti i fronti e a regnare sono il caos e la ricerca di compiacere i propri egoistici interessi personali. Se da una parte i lavoratori e i sindacati lamentano il mancato accordo in merito alla Cigo, in cui le possibilità di trovare un punto di incontro vedono scadersi domenica 27 giugno, dall'altro lato il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di chiusura di sei reparti dell'acciaieria, effettuata a causa delle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini, opponendosi alle evidenze dello stesso sindaco Tarantino, Rinaldo Melucci. Strano il ricorso al Consiglio di Stato contro il Tar, ricorso portato avanti non solo da Ancelor Mittal ma anche dal governo con il Ministero della Transizione Ecologica".

Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Comparto Metalmeccanici e Terziario di Confael, Claudio Capodieci, secondo il quale "nonostante l'affermazione di eventuali rischi alla salute dei cittadini constatate dai magistrati leccesi che si sono occupati della sentenza, il Consiglio di Stato ha ritenuto che il rispetto formale delle regole fosse sufficiente a far proseguire la produzione di tali reparti".

"Ecco, da ciò si denota la totale mancanza di coesione tra Stato, azienda privata, lavoratori, sindacati, e gli esponenti del comune di Taranto, in una situazione tragi-comica che vede gli interessi economici di ciascuna delle parti scontrarsi con la necessità di salvaguardare la salute dei cittadini, elemento - conclude il sindacalista della Confael - che in ogni caso dovrebbe essere primario ma il Consiglio di Stato, oggi, ha calpestato questo diritto".

gug

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June 23, 2021 08:07 ET (12:07 GMT)