Un ex dipendente di OpenSea, il più grande mercato al mondo di token non fungibili (NFT), ha sfruttato la conoscenza interna di quali asset sarebbero stati presentati sulla sua homepage per fare "soldi gratis", ha detto un procuratore lunedì, mentre si concludeva un processo per insider trading.

Le accuse contro Nathaniel Chastain, un ex product manager di OpenSea, sono state le prime di una serie di casi di alto profilo relativi agli asset digitali lanciati dall'ufficio del Procuratore degli Stati Uniti a Manhattan lo scorso anno. I procuratori lo hanno definito il primo caso di insider trading criminale che coinvolge tali beni.

Il procuratore Thomas Burnett ha detto nella sua arringa finale che Chastain ha scelto quali NFT presentare, e poi ha tratto profitto illegalmente vendendo i suoi token poco dopo. Ha guadagnato circa 50.000 dollari da queste operazioni prima di essere scoperto nel settembre 2021, ha detto Burnett.

"Stava usando le informazioni di OpenSea come se fosse il suo salvadanaio personale", ha detto Burnett alla giuria. "Era come se fosse denaro gratis".

Gli avvocati di Chastain avrebbero dovuto presentare la loro arringa finale più tardi, lunedì. Hanno affermato che le sue azioni non erano insider trading e che le informazioni a cui ha avuto accesso non erano di proprietà di OpenSea e non avevano alcun valore intrinseco per l'azienda.

Gli avvocati di Chastain hanno anche detto che OpenSea non ha iniziato a vietare ai dipendenti di acquistare o vendere collezioni o creatori in vetrina fino all'ultimo giorno di Chastain, nel settembre 2021. L'azienda non ha trattato tali informazioni come riservate mentre Chastain lavorava lì, ha sostenuto il suo avvocato David Miller.

Chastain deve affrontare un'accusa di frode telematica e un'accusa di riciclaggio di denaro. Il suo processo davanti al giudice distrettuale degli Stati Uniti Jesse Furman a Manhattan è iniziato la scorsa settimana.

Il caso potrebbe avere implicazioni più ampie per le attività che non rientrano nei regolamenti esistenti che impediscono ai consulenti di investimento, ai broker e ad altri di fare trading su informazioni materiali non pubbliche, hanno detto gli esperti legali. (Servizio di Luc Cohen a New York; Redazione di Noeleen Walder e Conor Humphries)