Un nuovo patto è una priorità per il capo dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, all'inizio del suo secondo mandato quinquennale alla guida dell'agenzia sanitaria globale. Il patto mira a rafforzare le difese del mondo contro i nuovi agenti patogeni, dopo la pandemia COVID-19 che ha ucciso più di 6,5 milioni di persone, secondo l'OMS.

La stessa agenzia sanitaria globale sta affrontando richieste di riforma dopo che un gruppo di esperti indipendenti l'ha descritta come "sottopotenziata" quando ha colpito la COVID-19, con una capacità limitata di indagare sui focolai e coordinare le misure di contenimento.

CHE COS'È IL COSIDDETTO TRATTATO SULLE PANDEMIE?

L'OMS dispone già di regole vincolanti, note come Regolamento Sanitario Internazionale (2005), che stabiliscono gli obblighi dei Paesi quando gli eventi di salute pubblica possono potenzialmente attraversare i confini. Questi includono la comunicazione immediata all'OMS di un'emergenza sanitaria e misure sul commercio e sui viaggi.

Adottati dopo l'epidemia di SARS del 2002/3, questi regolamenti sono ancora considerati funzionali per le epidemie regionali come l'Ebola, ma inadeguati per una pandemia globale.

Le proposte suggerite per il patto includono la condivisione dei dati e delle sequenze genomiche dei virus emergenti e le regole sulla distribuzione equa dei vaccini.

Gli Stati membri hanno concordato a luglio che il nuovo accordo dovrebbe essere legalmente vincolante. Un altro incontro chiave è previsto per dicembre.

Sarebbe solo il secondo accordo sanitario di questo tipo dopo la Convenzione quadro sul controllo del tabacco del 2003, un trattato che mira a ridurre il fumo attraverso la tassazione e le regole sull'etichettatura e la pubblicità.

COME VEDONO I PAESI IL PATTO?

L'UE ha proposto l'accordo ed è considerata il suo principale sostenitore. I Paesi in via di sviluppo sono desiderosi di sfruttare i negoziati come un'opportunità per garantire un migliore accesso ai vaccini, dopo le accuse di "apartheid vaccinale" da parte del Direttore Generale dell'OMS Tedros.

I membri dovranno fornire il loro feedback iniziale alla bozza in un incontro pubblico tra il 5 e il 7 dicembre. Con un numero così elevato di Paesi membri coinvolti, è probabile che l'accordo sia difficile da raggiungere.

COME FUNZIONEREBBE?

Non è ancora chiaro come i regolamenti del 2005 e il nuovo accordo sulla pandemia potrebbero combinarsi.

Un suggerimento è che siano complementari, in modo che le regole esistenti si applichino ai focolai locali, mentre le nuove regole entrano in vigore se l'OMS dichiara una pandemia - cosa che attualmente non ha il mandato di fare.

Resta da stabilire se i negoziatori includeranno misure come le sanzioni per garantire la conformità.

QUALI ALTRE RIFORME SONO IN CANTIERE?

Sono in corso colloqui separati su un'iniziativa di revisione delle regole del 2005, con proposte presentate dagli Stati Uniti, dall'Unione Europea e da almeno una dozzina di altri Paesi, dicono i diplomatici.

Le proposte di Washington mirano ad aumentare la trasparenza e a garantire all'OMS un accesso più rapido ai siti dei focolai. Diversi diplomatici hanno detto che probabilmente si riveleranno troppo ambiziose, e si prevede l'opposizione della Cina e di altri Paesi per motivi di sovranità nazionale.

La Cina ha permesso ai team di esperti guidati dall'OMS di visitare l'epicentro del COVID-19 a Wuhan, ma l'OMS afferma che sta ancora trattenendo i dati clinici dei primi casi che potrebbero contenere indizi sull'origine del virus SARS-CoV-2.