Ecco alcuni dati sul gruppo che il Pakistan ha preso di mira e sulla provincia resistiva al centro della tensione.

QUALE GRUPPO HA PRESO DI MIRA IL PAKISTAN IN IRAN?

Il Fronte di Liberazione Baloch (BLF), che un funzionario dell'intelligence ha definito l'obiettivo degli attacchi pakistani in Iran, cerca l'indipendenza della provincia occidentale del Balochistan.

I militanti etnici Baloch combattono da decenni contro il governo per ottenere uno Stato separato, sostenendo che il governo centrale sfrutta ingiustamente le ricche risorse di gas e minerali della provincia del Balochistan, che confina con l'Afghanistan e l'Iran.

Il BLF è tra gli insorti che spesso prendono di mira i progetti di gas, le infrastrutture e le postazioni di sicurezza in quella zona, ma hanno iniziato a lanciare attacchi in altre parti del Pakistan.

Attaccano anche progetti cinesi e occasionalmente uccidono lavoratori cinesi, nonostante il Pakistan abbia assicurato che sta facendo tutto il possibile per proteggere i progetti cinesi.

QUAL È L'IMPORTANZA DEL BALOCHISTAN?

La vasta provincia, che conta circa 15 milioni di persone, è per lo più un territorio arido, desertico e montuoso, con ricchezze minerarie non sfruttate.

È la provincia più grande del Pakistan per dimensioni, ma la più piccola per popolazione. Confina con la provincia iraniana del Sistan-Baluchestan, dove il Pakistan ha effettuato i suoi attacchi.

Centinaia di manifestanti Baloch, molti dei quali donne, hanno protestato nella capitale pakistana di Islamabad nelle ultime settimane, lanciando accuse di trattamento pesante nei confronti dei cittadini della provincia, tra cui sparizioni forzate ed esecuzioni extragiudiziali.

Il Balochistan è un luogo chiave dell'enorme corridoio economico multimiliardario Cina-Pakistan (CPEC), che fa parte dell'iniziativa Belt and Road del Presidente Xi Jinping.

La Cina ha intrapreso progetti minerari e costruito un aeroporto internazionale e un porto nella città costiera meridionale della provincia, Gwadar.

Il minatore canadese Barrick Gold detiene una partecipazione del 50% nella miniera di Reko Diq, nel distretto di Chagai della provincia, mentre il resto è di proprietà del Governo del Pakistan e della provincia. Barrick considera la miniera uno dei più grandi siti sottosviluppati al mondo per il rame e l'oro.