MILANO (MF-DJ)--Cherry, startup fintech che opera a servizio degli operatori del mercato del credito deteriorato, ha affidato a due nuove figure manageriali, Salvatore Petrucciani e Massimo Macciocchi, il compito di portare sul mercato Cherry Bit, la piattaforma tecnologica che consente in pochi minuti e in modalità completamente automatizzata di analizzare un portafoglio Npl, stimando tempo e valore di recupero delle posizioni di credito, arricchire con informazioni i dati e restituire interrogazioni fatte su singole posizioni, tramite una Google search-bar.

"Dopo due anni di sviluppo e messa a punto della piattaforma, in maniera totalmente autofinanziata, siamo pronti a scalare sul mercato con un prodotto maturo - afferma Mara Di Giorgio, Ceo di Cherry. L'obiettivo è valorizzare presso i principali operatori del settore Cherry Bit e la sua tecnologia, che sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning offre soluzioni uniche nel suo genere, in grado di restituire in modo veloce, automatico e altamente attendibile tempistiche e valore di recupero di un portafoglio. Soluzioni utili tanto agli originator, quanto agli investitori che desiderino ponderare l'acquisto di portafogli di crediti deteriorati sulla base di un set di informazioni estremamente dettagliate".

Nata per operare prettamente nel credito deteriorato, oggi Cherry Bit è in grado di monitorare tutte le fasi di vita del credito, dagli NPL, agli UTP, ai crediti in bonis, e sta evolvendo la propria tecnologia per adattarla ai diversi settori che offrono opportunità di investimento in crediti problematici. "Ci rivolgiamo a operatori del mondo bancario, assicurativo, immobiliare, a fondi e società di leasing - prosegue Di Giorgio - Per ognuno di questi settori puntiamo a offrire soluzioni tecnologiche ad hoc, in grado di ottimizzare il recupero delle diverse tipologie di crediti".

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