ROMA (MF-DJ)--"Sulla base delle stime più recenti, il complesso dell'economia sommersa valeva nel 2018 circa 192 miliardi, con un'incidenza del 12,8% sul valore aggiunto prodotto dal sistema economico".

Lo ha detto Gian Paolo Oneto, Direttore della Direzione centrale per gli studi e la valorizzazione tematica nell'area delle statistiche economiche dell'Istat, nel corso di un'audizione presso le Commissioni Finanze di Senato e Camera.

"Tale livello - ha aggiunto - risulta in diminuzione rispetto a quello registrato nel 2017, quando si era osservato un significativo rialzo (con circa 195 miliardi) ed è tornato molto vicino a quello misurato nel 2015; nell'ultimo triennio l'incidenza sul valore aggiunto totale si è lievemente ridotta (per 0,8 punti percentuali). La componente del sommerso attribuita alla sotto-dichiarazione del valore aggiunto da parte delle imprese è pari nel 2018 a 95,6 miliardi (era 93,9 nel 2015); quella riconducibile all'impiego di lavoro dipendente irregolare ammonta a 78,5 miliardi (era 79,7 miliardi tre anni prima)".

"È da notare - ha proseguito - che vi è anche una componente residuale (pari nel 2018 a 17,6 miliardi) che include il valore dei fitti in nero, delle mance e di una quota la cui valutazione è il risultato di processi di stima che non permettono un'identificazione precisa delle sottostanti tipologie di non registrazione o di occultamento dell'attività".

rov

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January 25, 2021 11:14 ET (16:14 GMT)