ROMA (MF-DJ)--Nelle prime 48 ore del 2022 sono state già presentate già 110 mila domande per l'assegno unico. Lo ha detto al Messaggero il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, sottolineando che si tratta di "una misura importante. Forse tardiva. Avremmo dovuto pensarci prima. A mio parere è comunque un punto di partenza, non di arrivo".

"Abbiamo lavorato giorno e notte tra Natale e Capodanno per fare in modo che questa misura che interessa 11 milioni di bambini e ragazzi, potesse partire il primo dell'anno. Quaranta dirigenti, invece di brindare, sono rimasti a vigilare passo per passo che la procedura partisse senza alcun intoppo. La considero una operazione straordinaria. Abbiamo predisposto un simulatore e una procedura iper-semplificata, nella quale non si chiede null'altro che il codice fiscale, e che sta riscuotendo molto successo tra gli utenti. È uno dei segnali della nuova fase di rivoluzione digitale e semplificazione che l'Istituto sta portando avanti ad ogni livello".

Il pagamento dell'assegno unico partirà a marzo. Per i pagamenti "abbiamo fatto un accordo con Banca d'Italia, attraverso cui eroghiamo l'assegno unico, e abbiamo prenotato degli slot che garantiscano il pagamento tra il 15 e il 22 di marzo a quanti avranno fatto domanda entro il 28 di febbraio. Poi ogni mese quella settimana sarà occupata dal pagamento dell'assegno unico". Per la puntualità "stiamo impegnando al massimo, per questo abbiamo costituito anche una task force. L'assegno unico sarà il secondo principale impegno dell'Istituto. Sono 11 milioni i minori interessati, i pensionati sono 16 milioni".

Sulle pensioni, la proposta di uno scambio tra flessibilità e ricalcolo contributivo dell'assegno è un "binomio che ripeto già da qualche anno. La flessibilità è possibile all'interno del modello contributivo. Io propongo un compromesso: si può anticipare l'uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell'assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva. Credo che sia una soluzione accettabile anche per i sindacati. Ma credo anche che dovremmo imparare a maneggiare con cura l'informazione sulla sostenibilità dei sistemi previdenziali".

"La sostenibilità del nostro sistema -ha messo in evidenza- è fortemente connessa al fatto che ci sono troppe poche persone che lavorano, soprattutto giovani. Da decenni siamo inchiodati a un numero: 23 milioni di lavoratori". "Il tasso di occupazione è del 58-59% sul totale degli attivi. E ci sono 3,5 milioni di lavoratori in nero. Negli ultimi 30 anni tutte le riforme del lavoro hanno provato ad alzare questo tasso con la flessibilità. È stato un fallimento".

"L'occupazione si crea con gli investimenti. E si deve accelerare su un salario minimo equo di almeno 9 euro l'ora, come indicato dalla stessa Unione Europea, che interessa soprattutto le categorie che fanno più fatica nel mercato del lavoro: donne e giovani. Bisogna poi rendere gratuito il riscatto della laurea".

Il riscatto gratuito della laurea "farebbe parte di un pacchetto di policy insieme ad assegno unico e salario minimo. Spingerebbe i giovani a studiare e laurearsi. E introdurrebbe un'anticipazione implicita del pensionamento per le future generazioni".

In merito alla stretta sul Reddito di cittadinanza previsto in manovra, sulla misura "c'erano due buchi neri: il controllo della residenza, che era in capo ai Comuni, e quello sui carichi pendenti dei beneficiari. Il primo lo ha risolto la legge di bilancio. Ora siamo noi a fare il controllo preventivo e per i casi sospetti sospendiamo l'assegno. Con la Giustizia stiamo da tempo cercando di negoziare una convenzione per avere accesso ai dati, ma non siamo ancora riusciti a siglarla. Lì i problemi non sono risolti. Ma, in generale, come Inps abbiamo impresso una spinta alla macchina dei controlli su diverse prestazioni e stiamo ottenendo risultati incrementali dalla condivisione di banche dati", ha concluso.

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January 03, 2022 02:54 ET (07:54 GMT)