Lo comunica l'istituto Ifo, tagliando le stime di crescita per il Pil del prossimo anno.

L'Ifo prevede che l'economia tedesca subirà una contrazione dello 0,5% su base trimestrale negli ultimi tre mesi dell'anno in corso, per poi ristagnare nel primo trimestre 2022.

Per l'intero 2022, l'Ifo ha tagliato le stime di crescita economica al 3,7% dal 5,1% proiettato a settembre. Per il 2023, l'istituto ha alzato le stime di crescita al 2,9% dalla precedente stima dell'1,5%.

"Gli attuali colli di bottiglia nella fornitura e la quarta ondata del coronavirus stanno rallentando notevolmente l'economia tedesca", ha detto Timo Wollmershaeuser, capo economista Ifo.

"La forte ripresa inizialmente prevista per il 2022 sarà rinviata ulteriormente", ha aggiunto Wollmershaeuser.

L'Ifo ha confermato la stima di crescita del 2,5% per quest'anno, già ridotta in precedenza.

Si prevede che il tasso d'inflazione aumenterà ulteriormente nel breve termine, riducendo il potere d'acquisto dei consumatori tedeschi data la limitata crescita salariale vista finora.

L'Ifo prevede che l'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenterà del 3,1% quest'anno e del 3,3% il prossimo - entrambi oltre il target Bce di stabilità dei prezzi per la zona euro, pari al 2%.

"I crescenti costi associati ai colli di bottiglia nell'approvvigionamento hanno un ruolo fondamentale, alla pari del ritardo nell'assestamento agli elevati prezzi energetici e per le materie prime", ha detto Wollmershaeuser.

Nel 2023, l'Ifo stima che il tasso d'inflazione si normalizzerà e calerà all'1,8%.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri)