La proposta vieterebbe alle piattaforme di social media di ospitare qualsiasi informazione che le autorità identificano come falsa, l'ultima di una serie di misure del governo del Primo Ministro Narendra Modi che vengono viste come sforzi per tenere sotto controllo le grandi aziende tecnologiche.

Le informazioni ritenute "false o menzognere" dal Press Information Bureau o da qualsiasi altra agenzia autorizzata dal Governo per il fact-checking saranno proibite in base alla bozza di emendamento pubblicata martedì.

L'Editors Guild of India, in una dichiarazione di mercoledì sera, ha esortato il Governo a eliminare la proposta e ad avviare "consultazioni significative" con le parti interessate sul quadro normativo per i media digitali.

Dicendo che "la determinazione delle fake news non può essere nelle sole mani del Governo", la corporazione ha avvertito che l'emendamento "renderà più facile mettere la museruola alla stampa libera" e "costringerà gli intermediari online a togliere i contenuti che il Governo potrebbe ritenere problematici".

"Questo soffocherà le critiche legittime al governo e avrà un impatto negativo sulla capacità della stampa di chiedere conto ai governi, che è un ruolo vitale in una democrazia", ha affermato.