ROMA (MF-DJ)--"Spiace deludere ma il clima nel governo è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con Palazzo Chigi». Al termine di giornate roventi sulla giustizia, scandite dalle polemiche e dalle richieste di dimissioni del ministro Carlo Nordio, Giorgia Meloni dichiara in una nota la «piena fiducia» nel Guardasigilli.

Rivendica di averlo «fortemente voluto". Specifica che con lui ha contatti «quotidiani». Ma annuncia la svolta: un faccia a faccia in settimana col ministro per «definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia". A difesa del Guardasigilli anche il ministro Guido Crosetto: «Nordio è stimato da tutti, sta dicendo cose che la maggior parte delle persone condivide. Si passa il tempo a cercare di stravolgere le sue parole. Non ha mai detto no alle intercettazioni», dice a Che tempo che fa . E aggiunge: «Temo il fermarsi troppo a discutere quando credi di avere ragione».

Soddisfatto il ministro. «Il mio cronoprogramma per i prossimi tre mesi è già pronto», dice tranquillo a chi lo sente. L'incontro con la presidente del Consiglio non è ancora stato fissato ma, fanno sapere da via Arenula, «avverrà in tempi brevi» e servirà a fissare «tappe e priorità». Nel frattempo, prima che le proposte trovino una definizione concreta, Meloni assicura che vuole «dare all'Italia una giustizia giusta, veloce e vicina a cittadini e imprese». Poi definisce notizie infondate le divisioni interne alla coalizione, con Forza Italia schierata con la linea garantista del ministro e gli altri un po' defilati e per niente convinti di animare uno scontro con i magistrati. Lei fa il paragone con quelle già smentite in passato con i ministri Giancarlo Giorgetti e Matteo Piantedosi.

Qualche divisione però si era notata, con FdI che ha proposto una sanzione per i giornalisti per la pubblicazione di intercettazioni che violino la privacy invocando un confronto con l'Ordine per modificare il codice deontologico. E FI che ha chiesto misure contro gli editori. Ma è sulla limitazione delle intercettazioni che ci si è divisi di più, nei giorni della cattura di Matteo Messina Denaro. Con Nordio favorevole a una stretta, sostenuto da FI e Terzo polo. E gli altri meno convinti. La sintesi la farà Giorgia Meloni. Anche sulle intercettazioni: l'impegno - dicono nel suo partito - è «evitare che stralci irrilevanti ai fini penali delle intercettazioni finiscano sui giornali. Una soluzione è ancora da studiare ma non è un bavaglio alla stampa».

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2309:46 gen 2023


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January 23, 2023 03:47 ET (08:47 GMT)