ROMA (MF-DJ)--"L'ultimo giorno dell'anno l'avvocato Conte ha disertato il Senato dove stavamo discutendo una legge di bilancio da approvare

in 24 ore, senza possibilita' di fare emendamenti pena l'esercizio provvisorio. Siamo stati costretti a questo scandalo dai ritardi dell'esecutivo e tutto il Senato ha espresso il proprio rammarico per la mortificazione del Parlamento. In quel momento il presidente anziche' venire in Aula a scusarsi, ha scelto di fare una conferenza stampa senza aspettare nemmeno per garbo che i senatori finissero il lavori. E in quella conferenza stampa - ironia della sorte - Conte ha risposto alle sollecitazioni di Italia viva, dicendo: "Ci vediamo in Parlamento". Lo

aspettiamo al Senato, allora". Lo ha detto al Corriere della Sera il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in merito alla possibilita' che il premier, Giuseppe Conte, abbia cambiato atteggiamento nei confronti del partito.

Sul Recovery plan, ha proseguito, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri "ha colto il valore delle nostre critiche. Noi vogliamo mettere tutte le forze politiche davanti al passaggio storico che stiamo vivendo: il Recovery plan e' l'ultima chance per l'Italia, una finestra che ci permetterà per poco tempo di investire sul futuro dei nostri figli. Questo piano era stato scritto in fretta, senza condivisione, e con cifre assurde: lei pensi che per "giovani e occupazione" c'erano per i prossimi sei anni meno soldi di quanto sta in questa legge di bilancio per il cashback. Ma che follia e'? Un documento che persino alcuni ministri non hanno letto. Penso che sia serio chiedere competenza. E sono certo che Gualtieri stia lavorando per migliorare il piano. Peggiorarlo non potrebbe nemmeno se volesse, e' tecnicamente impossibile".

Alla domanda se si andra' a un Conte ter oppure a un nuovo esecutivo, "non so che formula prevarra'. So che questo e' il tempo di mettere al centro l'interesse dell'Italia e degli italiani contro gli egoismi di parte. L'appello del presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno perche' prevalgano le ragioni dei "costruttori" mi sembra saggio e illuminante".

Renzi ha precisato che "e' falsa" la voce secondo cui Iv accettera' un accordo prendendo un ministro e qualche sottosegretario in piu': "siamo gli unici a dimetterci, altro che storie".

Nessun timore delle elezioni. "Io non ho paura di niente, meno che mai della democrazia" e poi "tutti sanno che non ci saranno elezioni. Dobbiamo aprire le scuole, non i seggi. Dobbiamo aumentare il numero dei vaccinati, non dei candidati. Dobbiamo scrivere il Recovery plan, non i libri dei sogni elettorali. Le elezioni fanno paura a chi verrebbe politicamente decimato come i trecento parlamentari del Movimento Cinque Stelle, non ai diciotto senatori di Italia viva", ha concluso.

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January 04, 2021 02:14 ET (07:14 GMT)