ROMA (MF-DJ)--Un possibile Conte ter "e' un problema che resta nel perimetro della vecchia maggioranza". Lo ha detto alla Stampa Paolo Romani, senatore di Cambiamo (la componente politica che fa riferimento a Giovanni Toti), assicurando che da parte sua e dei colleghi Quagliariello e Berutti non ci sara' alcun sostegno a un nuovo governo guidato da

Conte.

"Non siamo interessati ad aggiungerci ai cespugli, con cui Conte non potrà mai fare un governo, perché il nuovo gruppo non garantisce nulla

in termini numerici. E non mi pare ci siano i presupposti per vederlo crescere", ha aggiunto.

Puntare su un soccorso di Forza Italia "e' un esperimento destinato al fallimento. No, guardi, il Conte ter c'è solo se rientra Italia Viva, dipende tutto dalla mediazione tra Renzi e il premier", altrimenti "Conte esce di scena e si apre una fase nuova, che sarà gestita dal presidente della Repubblica, secondo le sue prerogative. Chi oggi dice "o Conte o le

elezioni" capirà che le cose non stanno così: comprendo che per M5s e Pd il premier sia il punto di equilibrio e non vogliano rinunciarci. Ma partirà un percorso diverso".

Quindi un governo di unita' nazionale che deve essere "solido, con

una maggioranza vera, che prenda per mano il Paese. Dobbiamo presentare il Recovery Plan alla Commissione europea, è un appuntamento che non possiamo sbagliare, che condizionerà i prossimi decenni. Tra l'altro, è una questione collegata alla stabilità dei governi, che richiama il convitato di pietra di questa crisi, cioe' la nuova legge elettorale:

sembra una bestemmia parlarne ora, invece è bene farlo. Conte l'ha citata in Parlamento, prospettando un impianto proporzionale, su cui siamo favorevoli. Non solo, siamo pronti a discutere anche di riforme costituzionali, ad esempio di sfiducia costruttiva. Sono temi che entreranno nel confronto con le altre forze politiche, se arriveremo a quel punto".

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January 28, 2021 02:16 ET (07:16 GMT)