Alle 12,05 circa, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 69 cent, ovvero dell'1,08%, a 65,80 dollari al barile, mentre il greggio Usa avanza di 78 cent, o dell'1,26%, a 62,72 dollari al barile.

I due contratti sono sulla buona strada per registrare una perdita di oltre il 4% per la settimana -- il calo peggiore da marzo -- dopo che il presidente iraniano ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a revocare le sanzioni sui settori petrolifero, bancario e marittimo del Paese.

L'Iran e le potenze mondiali sono in trattative da aprile per rilanciare l'accordo del 2015 e il funzionario dell'Unione europea che ha guidato le discussioni mercoledì si è detto fiducioso nel raggiungimento di un accordo.

JPMorgan si aspetta che la produzione iraniana di greggio e condensati salga a 3,2 milioni di barili al giorno in dicembre, da circa 2,8 milioni nel primo trimestre.

Gli investitori rimangono comunque ottimisti sulla ripresa della domanda di carburante quest'estate, con i programmi di vaccinazione in Europa e negli Stati Uniti che consentiranno a più persone di viaggiare, sebbene l'aumento dei casi in alcune parti dell'Asia stia destando preoccupazione.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)