Alle 11,30 circa, i futures sul Brent scambiano in rialzo dello 0,14%, o di 9 centesimi, a 64,62 dollari al barile, mentre il greggio Usa guadagna lo 0,39%, o 24 centesimi, a 61,66 dollari al barile.

Entrambi i contratti hanno perso oltre il 6% la scorsa settimana dopo aver registrato guadagni costanti per mesi sulla scia dei tagli alla produzione e in vista della ripresa della domanda.

"Mentre sul lato dell'offerta lo scenario è favorevole grazie ai tagli dell'Opec+, lo stesso non si può dire sul fronte della domanda. Gli operatori del mercato si sono resi colpevoli di vivere nel futuro. Il quadro della domanda è peggiorato, in gran parte a causa di una serie di segnali negativi a breve termine in Europa".

Quasi un terzo della Francia sarà in lockdown per un mese da sabato scorso, mentre la Germania prevede di estendere le restrizioni anti-Covid per il quinto mese consecutivo, secondo una bozza.

Una decisa ripresa economica resta lontana, ma ieri l'amministratore delegato di Saudi Aramco Amin Nasser ha detto che la domanda globale di petrolio è sulla buona strada per raggiungere i 99 milioni di barili al giorno entro la fine del 2021 grazie all'accelerazione dei programmi di vaccinazione contro il coronavirus.