I futures sul Brent cedono 2,94 dollari a 67,76 dollari (-4,2%) intorno alle 11,20 dopo essere crollati la scorsa settimana del 6%, la più forte perdita settimanale in quattro mesi.

I futures sul greggio Usa (Wti) scendono di 3,04 dollari a 65,24 dollari (-4,5%), dopo aver perso quasi il 7% la scorsa settimana, il più forte calo settimanale degli ultimi nove mesi.

"Le preoccupazioni sulla potenziale erosione della domanda globale di petrolio si sono ripresentate con l'aumento del tasso di contagi della variante Delta", afferma l'analista di Rbc Gordon Ramsay in una nota.

Gli analisti di Anz hanno indicato le nuove restrizioni in Cina -- secondo più grande consumatore di greggio al mondo- - come un fattore che limita le prospettive di crescita della domanda.

"Entrambi i contratti sembrano vulnerabili a nuove cattive notizie sul fronte del virus, con focus sulla Cina continentale", ha detto Jeffrey Halley, analista di Oanda.

Le importazioni di greggio della Cina sono scese a luglio, in netto calo rispetto ai livelli record di giugno 2020.

Anche il rally del dollaro ai massimi di quattro mesi sull'euro ha pesato sui prezzi del greggio dopo che i buoni dati sull'occupazione negli Stati Uniti di venerdì hanno rafforzato l'ipotesi che la Fed possa accelerare una stretta della politica monetaria statunitense.

Un dollaro più forte, infatti, rende il petrolio più costoso per chi compra con altre valute.

(Tradotto da Agnese Stracquadanio in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, agnese.stracquadanio@thomsonreuters.com, +48587696613)