ROMA (MF-NW)--Lo storico Grand Hotel Puccini di corso Buenos Aires a Milano torna a vivere. L'hotel, con l'inaugurazione fissata nel 2025, riaprirà sotto le insegne di Hilton. Il marchio scelto sarà Tapestry (che vuol dire arazzo, simbolo di unicità), che si posiziona nella fascia alta dei 19 complessivi del gruppo alberghiero.

La struttura, a due passi dal Teatro Puccini, dopo una storia complicata tra debiti, fallimento, inchieste giudiziarie è stata rilevata nel 2019 da Singapore First Sponsor ltd, per 9,3 milioni, e ora è pronta a ripartire. «Offrirà un'esperienza unica nel suo genere», dice a MF-Milano Finanza David Kelly, senior vice president per l'Europa Continentale di Hilton, che di aperture del gruppo in Italia ne annuncia subito altre.

Sempre a Milano, in questo caso con il marchio Hampton by Hilton, è fresco di firma l'accordo per l'hotel Arizona in zona Certosa, che rafforzerà la presenza del gruppo nel capoluogo lombardo (e provincia) dove ha già cinque hotel aperti e tre in partenza. Mentre due giorni fa è stata annunciata la prima apertura nel Paese del brand di lusso LXR Hotels & Resorts di Hilton, sul Lago di Garda con il Grand Hotel Gardone. «Sempre mercoledì scorso abbiamo poi ufficialmente inaugurato a Roma l'hotel La Lama, affiancato a La Nuvola di Fuksas nel quartire Eur» aggiunge Kelly. Una struttura di proprietà della Icarus, che già opera con l'Hilton Rome Airport e l'Hilton Garden Inn Rome Airport. «Spesso i nostri partner operano con noi su più strutture», sottolinea Alan Mantin, managing director development southern Europe di Hilton, «a dimostrazione di quanto sono soddisfatti del nostro lavoro». Il modello operativo del gruppo alberghiero non prevede la proprietà delle strutture immobiliari, ma un'offerta di franchising, o in alternativa di management, «affiancando, per esempio, i gestori nella ricerca del personale», spiega Mantin.

Gli hotel già aperti in Italia dal gruppo sono 31 e i piani prevedono di arrivare a 43 nei prossimi anni, con 12 nuove aperture da avviare. «Tra le nuove aperture in programma ci sono anche Padova, Bologna e Milano Malpensa», aggiunge Kelly convinto che il trend di crescita sorprendente che sta caratterizzando il settore proseguirà ancora, nonostante le guerre e le tensioni geopolitiche. Rispetto al 2007, quando Balckstone rilevò il gruppo valutandolo 25 miliardi di dollari, oggi a New York, la quotazione di Hilton supera i 39,8 miliardi, con i fondi Vanguard (9,79%) e Blackstone (7,6%) che spiccano tra i principali azionisti. Il primo trimestre si è chiuso con un risultato operativo (ebitda) di 641 milioni di dollari, in crescita del 43% e il secondo a 811 milioni, ben oltre la guidance indicata la mercato. Nei prossimi giorni saranno comunicati i dati del terzo trimestre che si preannunciano positivi. «Continuiamo a registrare un andamento positivo del turismo e degli eventi congressuali», dice Kelly, ricordando che il gruppo Hilton ha un indice RevPar (che misura il fatturato generato da una singola camera di un hotel) che supera del 16% la media di mercato. Nell'area Emea (Europa, Middle East e Africa) il gruppo apre nuovi hotel al ritmo di uno a settimana e nel mondo la crescita è addirittura di uno al giorno, con 7295 strutture totali a livello mondiale. «L'Italia sta crescendo molto come anche altri mercati europei, dalla Spagna alla Francia oltre a Polonia, Turchia o Germania», conclude Kelly aggiungendo che «la scorsa estate la Penisola è stata tra le mete preferite dei tanti clienti statunitensi che sono i membri del programma di fidelizzazione Hilton». Un fenomeno che sembra proseguire ancora in questi mesi.

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2009:02 ott 2023


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