I fornitori di servizi TV pregiudicano la sopravvivenza delle emittenti TV svizzere

  • In Svizzera le piattaforme digitali dei fornitori di servizi TV offrono agli spettatori un'incomparabile varietà di programmi, con oltre 300 emittenti e la possibilità di rivedere una trasmissione in differita (catch-up TV).
  • I provider TV come Swisscom e UPC consentono con la catch-up TV di saltare la pubblicità e pregiudicano così l'attività delle emittenti televisive. Nel 2015, il gettito pubblicitario ha subìto un calo di 67 milioni di franchi e non è stato compensato dal versamento di 5,4 milioni di diritti d'autore.
  • Le emittenti TV vogliono partecipare alla definizione delle condizioni per la televisione in differita. Chiedono un'eliminazione parziale della funzione di fast-forwarding (saltare la pubblicità), la diffusione di una propria offerta interattiva agli spettatori nonché un compenso conforme alla realtà di mercato.

Zurigo, 22 agosto 2016 - La televisione in differita, chiamata anche catch-up TV, riscuote un crescente successo e dimostra che la Free TV è molto popolare e corrisponde a un'esigenza d'individualizzazione del consumo televisivo. Nella fascia di età degli utenti dai 15 ai 59 anni, il numero degli spettatori di televisione in differita è salito dell'8% nel primo trimestre 2013 e del 20% nel primo trimestre 2016. In soli tre anni è più che raddoppiato e continuerà sicuramente a crescere anche in futuro.

La digitalizzazione della diffusione ha dato vita alla catch-up TV. Le piattaforme TV digitali come Swisscom e UPC offrono la possibilità di saltare i blocchi pubblicitari. Con la televisione in differita, gli spettatori della Svizzera tedesca e romanda vedono il 59% in meno di pubblicità che con la TV in diretta. La funzione di ad-skipping distrugge dunque fatturato pubblicitario e fa perdere proventi alle emittenti. Nel 2014 il calo del gettito pubblicitario ammontava a 45 milioni di franchi e nel 2015 ad addirittura 67 milioni. Per il 2017 si prevede una perdita di 123 milioni di franchi.

Andrea Werder, direttrice aggiunta dell'Associazione di interessi radio e televisione (IRF) dichiara: «Le emittenti finanziate dalla pubblicità perdono introiti indispensabili alla produzione dei loro programmi. A termine, le emittenti di free-TV finanziate dalla pubblicità non riusciranno a sopravvivere.»

In Svizzera, Swisscom, UPC e Sunrise, nonché le piattaforme TV online come Zattoo, Wilmaa o Teleboy offrono, con la formula chiamata «Replay», «Recall» o «Comeback», la possibilità ai loro utenti di rivedere per sette giorni tutti i programmi già trasmessi, senza bisogno di registrarli. Gli spettatori possono così scegliere fra migliaia di trasmissioni.

La Svizzera è l'unico paese in cui gli operatori via cavo e le piattaforme TV possono acquistare i diritti d'autore da una società di gestione, a un prezzo regolamentato per questi servizi di archivio, con l'intero programma di tutte le emittenti TV. A differenza dell'estero, le emittenti TV non negoziano direttamente con gli operatori TV i loro diritti di trasmissione in differita. Sono al contrario le società di gestione che negoziano le condizioni.

Le tariffe devono essere approvate dalla Commissione arbitrale federale (CAF). La catch-up TV viene disciplinata nella cosiddetta Tariffa comune 12 (TC 12).

La tariffa in vigore fino alla fine del 2016 prevede che i fornitori di servizi TV paghino 1.50 franchi al mese per cliente se permettono ai loro abbonati di vedere per sette giorni i programmi televisivi già trasmessi e di saltare la pubblicità. I provider TV digitali sono liberi di fissare il prezzo del servizio ai loro clienti. I grandi operatori come Swisscom, Sunrise e UPC vendono la catch-up TV come parte di un pacchetto di servizi.

I pagamenti per i diritti della catch-up TV vanno alle società di gestione e nel 2015 ammontavano a 18,9 milioni di franchi; una piccola quota viene trasferita alle emittenti TV. «Per il 2015 le emittenti hanno ricevuto 5,4 milioni di franchi dalle società di gestione. Questo importo non compensa minimamente la perdita di proventi pari a 67 milioni» spiega Andrea Werder.

Le associazioni degli operatori TV e le società di gestione hanno concordato una nuova tariffa che dovrebbe entrare in vigore nel 2017 e che hanno presentato per approvazione alla CAF. La proposta prevede un lieve incremento di 10 centesimi per utente al mese.

Le emittenti hanno cercato di far valere le loro condizioni nelle trattative sulla catch-up TV fra società di gestione e associazioni di operatori TV. Non sono riuscite a imporsi per nessuna delle loro rivendicazioni. Chiedevano un'eliminazione parziale della funzione di fast-forwarding, la diffusione di una propria offerta interattiva agli spettatori, una limitazione delle funzioni di ricerca nonché un compenso conforme alla realtà di mercato.

Le emittenti TV finanziate dalla pubblicità e aderenti all'Associazione di interessi radio e televisione (IRF) si sono unite per meglio far valere i loro diritti nei confronti dei provider TV e farsi ascoltare dalla CAF. Esse comprendono tutte le grandi emittenti private tedesche come RTL, Pro7 e Sat1, la SRG nonché 3 Plus Group, AZ Medien TV e le TV private locali e regionali svizzere. Con la loro istanza del 19 agosto 2016 chiedono di aver voce in capitolo nella procedura.


Comunicato media (pdf)



Provider
Channel
Contact
Tensid EQS Ltd., Switzerland
www.tensid.ch


newsbox.ch
www.newsbox.ch


Provider/Channel related enquiries
marco@tensid.ch
+41 41 763 00 50