I prezzi del petrolio sono saliti mercoledì grazie alle previsioni ottimistiche sulla domanda globale della U.S. Energy Information Administration e dell'OPEC.

I futures del greggio Brent sono saliti di 11 centesimi, o 0,1%, a $82,04 al barile alle 0016 GMT, mentre i futures del greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) hanno guadagnato 18 centesimi, o 0,2%, per attestarsi a $78,10.

L'EIA ha alzato la sua previsione di crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2024 a 1,10 milioni di barili al giorno da una precedente stima di 900.000 bpd, mentre l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha mantenuto la sua previsione per il 2024 di una crescita relativamente forte della domanda globale di petrolio, citando le aspettative per i viaggi e il turismo nella seconda metà.

I prezzi si sono ridotti di oltre il 2% la scorsa settimana, dopo che l'OPEC e i suoi alleati hanno dichiarato che avrebbero eliminato gradualmente i tagli alla produzione a partire da ottobre.

"Nonostante abbia annunciato la scorsa settimana che inizierà a eliminare gradualmente alcuni dei tagli volontari nel corso dell'anno, le sue previsioni suggeriscono che dovrebbe essere facilmente accettato dal mercato", hanno detto gli analisti di ANZ in una nota clienti, aggiungendo che la domanda di petrolio sarà probabilmente guidata dalla Cina e da altre economie emergenti.

Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 2,428 milioni di barili nella settimana terminata il 7 giugno, secondo le fonti di mercato che citano i dati dell'American Petroleum Institute. Si prevedeva che le scorte fossero diminuite di poco più di un milione di barili la scorsa settimana, secondo un sondaggio preliminare di Reuters.

I dati dell'EIA, il braccio statistico del Governo degli Stati Uniti, sono attesi per mercoledì.

Gli investitori attendono anche il rapporto sull'Indice dei Prezzi al Consumo, che sarà pubblicato prima della campana di mercoledì, e l'annuncio della politica della banca centrale statunitense, previsto per lo stesso giorno.

Il rapporto mensile sui posti di lavoro negli Stati Uniti di venerdì è stato più forte del previsto. I mercati hanno ridimensionato le aspettative di un primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, valutando ora una probabilità del 50% circa, secondo lo strumento FedWatch del CME.

Nel corso della giornata verranno rilasciati anche i dati sull'inflazione dei prezzi alla produzione e al consumo in Cina. (Relazione di Arathy Somasekhar a Houston, a cura di Shri Navaratnam)