I prezzi dell'oro sono scesi martedì, mentre il dollaro si è mantenuto vicino ai massimi recenti, anche se le contrattazioni sono state piuttosto attenuate, con i mercati alla ricerca di ulteriori indicazioni sul percorso politico della Federal Reserve statunitense, dopo la pausa sui tassi di interesse ampiamente prevista per questo mese.

L'oro spot era in calo dello 0,1% a $1.936,89 per oncia alle 0356 GMT. I futures sull'oro degli Stati Uniti sono scesi dello 0,2% a $1.962,70 dopo la festività statunitense di lunedì.

"Resta da vedere se i tagli dei tassi nel 2024 seguiranno e in che misura", ha detto Harshal Barot, consulente senior di Metals Focus, aggiungendo che la possibilità che i tassi d'interesse statunitensi rimangano più alti per un periodo più lungo terrà sotto controllo i rally del prezzo dell'oro.

E se l'economia statunitense dovesse effettivamente registrare un atterraggio morbido, c'è il potenziale per un ulteriore ribasso dell'oro, in quanto alcune delle aspettative di taglio aggressivo dei tassi nella seconda metà del prossimo anno saranno ridimensionate, ha detto Barot.

I recenti dati economici statunitensi hanno sostenuto le scommesse su uno scenario di atterraggio morbido, in quanto le preoccupazioni per l'inflazione e la recessione si sono in qualche modo attenuate, cementando le aspettative che la Fed potrebbe non dover aumentare ulteriormente i tassi di interesse.

Gli investitori trarranno spunti sui tassi di interesse dai funzionari della Fed che interverranno nel corso della settimana, in vista della riunione politica del 19-20 settembre.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i trader vedono una probabilità del 93% che la Fed lasci i tassi invariati nella riunione di questo mese e circa il 60% che i tassi rimangano ai livelli attuali per il resto dell'anno.

L'oro, che non produce interessi, tende a perdere la sua attrattiva quando i tassi di interesse aumentano.

L'indice del dollaro statunitense si è mantenuto appena al di sotto del livello di 104,447 raggiunto il 25 agosto, il più alto dall'inizio di giugno, rendendo i metalli a prezzo verde più costosi per gli acquirenti d'oltreoceano.

L'argento spot è scivolato dello 0,5% a 23,86 dollari l'oncia, il platino è sceso dello 0,7% a 947,55 dollari e il palladio è rimasto piatto a 1.221,66 dollari.