I rendimenti obbligazionari dell'Eurozona sono aumentati lunedì, con gli investitori che attendono l'esito della riunione politica della Federal Reserve di mercoledì e i commenti da falco dei funzionari della Banca Centrale Europea.

I falchi della politica della BCE, Bostjan Vasle e Robert Holzmann, hanno detto che non si può escludere un altro aumento dei tassi.

La Fed lascerà invariato il suo tasso di interesse di riferimento e probabilmente aspetterà fino al periodo aprile-giugno del 2024 o oltre prima di tagliarlo, secondo gli economisti in un sondaggio Reuters.

Tuttavia, secondo gli economisti accademici intervistati dal Financial Times, la Fed sfiderà le aspettative degli investitori e aumenterà i tassi di almeno un altro quarto di punto.

Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni, il benchmark per l'area euro, è salito di 2 punti base (bps) al 2,69%.

Questa settimana sarà ricca di riunioni politiche delle banche centrali, tra cui la Bank of England (BoE), la Riksbank, la Norges Bank e la Banca Nazionale Svizzera (SNB), in programma giovedì, mentre il consiglio della Bank of Japan si riunirà venerdì.

Il rendimento tedesco a 2 anni, sensibile alle politiche, è salito di 1,5 punti base al 3,23% dopo aver toccato brevemente il 3,254%, il livello più alto dal 31 luglio.

I mercati monetari continuano a valutare una leggera possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi entro la fine dell'anno, attualmente intorno al 25% dopo essere saliti brevemente al di sopra del 30% all'inizio della sessione.

I responsabili politici della BCE, Martins Kazaks e Madis Mueller, hanno ribadito di vedere un solido motivo per accelerare il roll-off del bilancio della BCE.

I falchi della BCE hanno chiesto di terminare i reinvestimenti delle obbligazioni acquistate nell'ambito del Programma di Acquisto di Emergenza Pandemica (PEPP) da 1.700 miliardi di euro (1.82 miliardi di dollari) prima dell'attuale scadenza di fine 2024.

Tale mossa potrebbe danneggiare i prezzi delle obbligazioni periferiche, in quanto la BCE può utilizzare in modo flessibile i reinvestimenti del PEPP per evitare un eccessivo allargamento dei differenziali di rendimento, che potrebbe ostacolare la trasmissione della politica monetaria.

Il rendimento del titolo di Stato decennale dell'Italia, il benchmark per la periferia dell'area euro, è salito di 2,5 punti base al 4,49%.

Lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni - un indicatore del sentimento del mercato nei confronti dei Paesi più indebitati della zona euro - si è attestato a 179 punti base dopo aver toccato un nuovo massimo di 3 mesi a 179,6 punti base.

Le obbligazioni della Grecia hanno mostrato una reazione attenuata all'upgrade di due tacche da parte dell'agenzia di rating globale Moody's, in quanto avevano già prezzato un miglioramento significativo del premio di rischio del debito greco.

Il rendimento delle obbligazioni a 10 anni è salito di 1,5 bps al 4,13%.

"I rendimenti dei titoli di Stato della Grecia continuano a sembrarci interessanti, soprattutto se si considera che lo spread con i titoli di Stato portoghesi è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a prima delle elezioni", hanno dichiarato gli analisti di Citi in una nota ai clienti.