Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti ha rilasciato venerdì una bozza di dichiarazione d'impatto ambientale (EIS) per l'oleodotto Dakota Access di Energy Transfer, che valuta ma non raccomanda cinque alternative, tra cui l'abbandono o la deviazione dell'oleodotto.

L'anno scorso, un tribunale degli Stati Uniti ha ordinato al Governo federale di intraprendere uno studio ambientale più intenso sul percorso dell'oleodotto, lungo 1.100 miglia (1.800 km), sotto un lago che si trova a cavallo del confine tra il Nord Dakota e il Sud Dakota.

Il Corpo dell'Esercito non ha selezionato un'alternativa preferita tra le cinque e farà la sua scelta solo dopo aver ricevuto i commenti del pubblico e dell'agenzia e aver preparato una versione finale, si legge nella bozza del rapporto.

La bozza di EIS, a lungo rinviata, suggerisce che le alternative includono il rifiuto di una servitù e la rimozione della conduttura tramite scavo o l'abbandono della conduttura in loco. In precedenza era stata concessa una servitù per l'attraversamento della conduttura sotto il Lago Oahe, un bacino idrico protetto a livello federale, e la conduttura ha continuato a funzionare mentre si svolgeva la revisione.

Altre alternative prese in considerazione sono state: concedere una servitù con le stesse condizioni della servitù precedente o con condizioni aggiuntive. Un'ultima alternativa ha soppesato l'impatto del reindirizzamento, che richiederebbe agli attuali trasportatori dell'oleodotto di trasportare probabilmente il petrolio tramite camion o vagoni ferroviari durante il processo di autorizzazione e costruzione.

Energy Transfer non è stata immediatamente disponibile per un commento.

L'oleodotto, che può trasportare fino a 750.000 barili di petrolio al giorno dal Nord Dakota all'Illinois, è stato oggetto di una lunga battaglia giudiziaria tra le tribù dei nativi americani e l'operatore dell'oleodotto Energy Transfer.

Le tribù si sono opposte all'oleodotto, affermando di attingere acqua dal lago per vari scopi, compreso quello potabile, e di considerare sacre le acque del fiume Missouri. I loro avvocati hanno detto che le tribù sono preoccupate per una potenziale fuoriuscita di petrolio. (Servizio di Arathy Somasekhar a Houston, a cura di Marguerita Choy)