Il Senato filippino ha ordinato l'arresto di un sindaco di una piccola città dopo che si è rifiutata di presentarsi alle udienze per indagare sui suoi presunti legami con organizzazioni criminali cinesi, un caso che ha affascinato la nazione in mezzo alle tensioni tra Manila e Pechino.

L'ordine di arresto, firmato dal Presidente del Senato venerdì e che sarà eseguito dal sergente d'armi del Senato, è arrivato dopo che il sindaco, Alice Guo, non si è presentata per la seconda udienza consecutiva mercoledì, a causa dello stress.

L'indagine del Senato è iniziata a maggio dopo che le autorità avevano fatto irruzione in un casinò nella sonnolenta città agricola di Guo, Bamban, a marzo, scoprendo quelle che, secondo le autorità, erano truffe perpetrate da una struttura costruita su un terreno parzialmente di proprietà del sindaco.

L'avvocato di Guo, Stephen David, ha dichiarato sabato che il sindaco non era in grado di partecipare alle udienze a causa delle sue "condizioni di salute fisiche e mentali", dovute al "bullismo informatico massiccio e all'umiliazione".

"Speriamo che quando le sue condizioni miglioreranno, la rivedremo durante le udienze", ha detto David.

La senatrice Risa Hontiveros, che sta conducendo l'indagine, ha detto sabato che l'ordine di arresto contro Guo è il primo passo per renderla "responsabile delle nostre leggi".

Il Senato ha anche ordinato l'arresto di alcuni membri della famiglia di Guo per non essersi presentati alle udienze.

Il caso di Guo, che ha fatto luce sull'attività criminale nell'industria dei casinò online nelle Filippine, per lo più sostenuta dalla Cina, ha guadagnato l'attenzione nazionale dopo che un senatore ha messo in dubbio che fosse nata nelle Filippine, suggerendo che potesse essere una "risorsa" cinese, accusa che lei ha negato.

L'ambasciata cinese a Manila non ha risposto a una richiesta di commento sulle domande sull'identità di Guo.

Guo ha negato di avere legami con i criminali e ha affermato di essere una cittadina filippina naturale. Ha scritto al Senato di essere stata oggetto di "accuse maligne". Il suo team legale mercoledì ha chiesto alla Corte Suprema di annullare la convocazione che le chiedeva di presentarsi alle udienze.

A maggio, il Presidente Ferdinand Marcos Jr ha dichiarato ai giornalisti: "Nessuno la conosce. Ci chiediamo da dove venga. Ecco perché stiamo indagando, insieme all'Ufficio Immigrazione, a causa delle domande sulla sua cittadinanza".

Il caso di Guo arriva in un momento di crescente sospetto delle Filippine sulle attività della Cina, a seguito di una disputa sempre più tesa sulle barriere e le secche nella trafficata via d'acqua del Mar Cinese Meridionale, dove entrambe le nazioni hanno delle rivendicazioni.