Il principale indice azionario canadese ha subito il calo maggiore in due settimane mercoledì, in quanto il segnale della Federal Reserve che un taglio dei tassi di interesse non è imminente ha portato a ribassi su larga scala.

L'indice composito S&P/TSX della Borsa di Toronto ha chiuso in ribasso di 205,99 punti, o quasi l'1%, a 21.021,88, il calo maggiore dal 17 gennaio.

Anche le azioni statunitensi hanno chiuso in forte ribasso dopo che la Fed ha mantenuto i tassi d'interesse fermi, ribadendo che, nonostante i progressi, i rischi d'inflazione rimangono e ha spento le speranze di un taglio dei tassi d'interesse già a marzo.

"La Fed è ancora preoccupata che l'inflazione possa riaccelerare con l'economia in fermento", ha dichiarato in una nota Nathan Janzen, assistente capo economista presso Royal Bank of Canada. "Ma continuiamo a prevedere una svolta verso i tagli dei tassi d'interesse entro la metà dell'anno".

Tutti i 10 principali settori del mercato di Toronto hanno chiuso in ribasso. I titoli finanziari, fortemente ponderati, hanno perso l'1,1% e l'energia è scesa dell'1,2%.

Il prezzo del petrolio è sceso del 2,5% a 75,85 dollari al barile, pressato da un'attività economica poco brillante in Cina, principale importatore di greggio.

Il settore dei materiali, che comprende i minatori di metalli preziosi e di base e le società di fertilizzanti, è sceso dello 0,9%.

La decisione politica della Fed ha messo in ombra i dati nazionali positivi. L'economia canadese è probabilmente cresciuta dello 0,3% a dicembre, secondo una stima preliminare, dopo essersi espansa più del previsto a novembre. (Relazioni di Fergal Smith a Toronto e Purvi Agarwal a Bengaluru; Redazione di Vijay Kishore e Sandra Maler)