La rapida crescita del bitcoin e di altre offerte iniziali di monete l'anno scorso ha spinto i regolatori e i banchieri centrali di tutto il mondo a dare un'occhiata più da vicino al settore.

Ma un calo del valore delle criptovalute nel corso dell'ultimo anno, mentre gli investitori perdono interesse, e un calo del bitcoin, che è sceso fino al 10 per cento martedì al di sotto dei 4.500 dollari, ha allentato la pressione per emettere nuove regole severe.

I regolatori britannici e i funzionari del governo hanno detto a una conferenza che erano concentrati su come 2.000 o più criptovalute si inseriscono nelle regole esistenti prima di considerare le riforme.

"Vogliamo prenderci il tempo di guardare un po' più in profondità e assicurarci di avere un approccio proporzionato", ha detto Gillian Dorner, vice direttore per i servizi finanziari al ministero delle finanze della Gran Bretagna, ad una conferenza di City & Financial.

La Gran Bretagna affronta la sfida di bilanciare un'economia innovativa con il mantenimento della protezione dei consumatori, mercati stabili e contrastare il crimine finanziario, ha detto.

Christopher Woolard, direttore esecutivo per la strategia e la concorrenza presso la Financial Conduct Authority, ha detto che c'è la necessità di chiarire i "bordi grigi" intorno al perimetro normativo esistente.

La FCA si consulterà entro la fine di quest'anno su dove si trova il perimetro per le criptovalute, ha detto.

"Questo aiuterà a chiarire quali criptovalute rientrano nel perimetro normativo esistente della FCA, e quelle criptovalute che cadono fuori".

Il ministero delle finanze si consulterà poi se il perimetro stesso ha bisogno di essere spostato, ha aggiunto.

Una task force del ministero delle finanze, della FCA e della Banca d'Inghilterra il mese scorso ha raccomandato un divieto sulla vendita ai clienti al dettaglio di prodotti derivati legati alle criptovalute.

Ma Woolard ha detto che l'azione unilaterale di un solo paese ha i suoi limiti, e la FCA cercherà di lavorare in collaborazione con le controparti internazionali.

Gli organismi di regolamentazione globale sono stati finora incapaci di raggiungere un consenso sui cambiamenti delle regole e hanno invece optato per monitorare più da vicino il settore.

(Relazione di Huw Jones, editing di Louise Heavens)

Da Huw Jones