ROMA (MF-DJ)--Le radicali trasformazioni del quadro geopolitico, economico e sociale intervenute nell'ultimo anno hanno avuto riflessi sostanziali nel rinnovo e nella composizione dei board delle blue chip europee.

L'ultimo Board Monitor Europe, la ricerca annuale condotta dalla società di executive search Heidrick & Struggles circa i trend nel rinnovo della composizione dei Consigli di amministrazione delle principali società quotate, sottolinea la crescente esigenza di dominare la nuova complessità legata ai nuovi scenari assieme alla sensibilità sui temi della sostenibilità.

Dallo studio, informa un comunicato, emerge come la risposta a questa esigenza sia stata una crescente designazione di profili manageriali esperti e ancora attivi in ruoli esecutivi rispetto al tradizionale ricorso ai retired. Quindi, consiglieri più consapevoli ed esposti alle nuove sfide, portatori di competenze tangibili e più agili nell'affiancare il management team. Non in controtendenza, ma degno comunque di considerazione, il ritorno a board "più autoctoni" (con un trend decrescente nell'inserimento di profili di nazionalità estera) e un relativo rallentamento nel percorso di diversificazione di genere.

Rispetto allo scorso anno (e a fronte di un maggior numero di nuove designazioni, 573 rispetto alle 500 dell'anno precedente), le principali evidenze segnalano la crescita della quota di consiglieri che coprono ruoli esecutivi e manageriali in altre organizzazioni (il 67% nel 2021 rispetto al 63%), il rallentamento del percorso per il riequilibrio di genere (il numero di consigliere di nuova nomina è passato dal 45% al 43%), un trend di ri-localizzazione culturale e di esperienze (con una contrazione, dal 40% al 34%, dei profili di nazionalità diversa rispetto al Paese in cui la società è quotata).

"Il contratto che lega le aziende all'ecosistema in cui operano e sviluppano il loro business è da mesi oggetto di una pressante richiesta di evoluzione, che rende centrale nell'agenda delle imprese il contributo al benessere collettivo rispetto alla tradizionale ricerca del profitto e dell'efficienza", osserva la società, spiegando che "le varie manifestazioni recessive della crisi sistemica innescata dalla pandemia e amplificata dal conflitto bellico in corso richiedono oggi una risposta più esperta, meno tattica, più agile nell'anticipazione dei futuri fattori di rischio. Gli stessi macro trend, dalle nuove manifestazioni della trasformazione digitale alle più evolute formulazioni dei principi di sostenibilità, impongono una nuova sensibilità manageriale, oltre alla compliance a una regolamentazione sempre più stringente, tema sul quale l'Europa conferma il suo primato".

rov


(END) Dow Jones Newswires

August 03, 2022 13:18 ET (17:18 GMT)