Un'immagine vale più di mille parole

Negli Stati Uniti non c'è gara: nel 2023, lo stile di gestione growth (crescita) ha nettamente superato la controparte value (rendimento). I titoli value, che comprendono società più mature dei settori petrolifero, finanziario e sanitario - United Health, Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Merck, JPMorgan, Exxon e Chevron - hanno sofferto di più a causa della stretta monetaria, dell'inflazione, della limitazione dell'accesso ai finanziamenti e dei timori di una recessione globale.

Le società growth – con i Magnifici 7 in testa: Apple, Microsoft, Amazon, Nvidia, Meta, Alphabet e Tesla - sono state favorite dall’entusiasmo per la tecnologia, l'intelligenza artificiale e l'automazione. Tuttavia, il persistere dell'inflazione potrebbe ribaltare la situazione quest'anno, mettendo in discussione le valutazioni stratosferiche di queste società e le loro posizioni di sovrappeso sul Nasdaq.

Lotte convergenti

In Europa, il quadro è molto meno eloquente. Il continente, che ospita poche aziende pionieristiche nel campo dell'IA e che ha sofferto meno degli Stati Uniti a causa dell'inflazione, è stato in grado di difendere i titoli value su basi difensive - Shell, Total Energies, Novartis, Sanofi, Allianz, UBS, Unilever - grazie alla performance delle aziende petrolifere, tra le altre, favorite dall'aumento dei prezzi del petrolio e del gas.

I titoli growth, che hanno fatto da apripista nel 2° e 3° trimestre, trainati in particolare dal successo travolgente di Novo Nordisk, dei semiconduttori, dei beni di lusso e dei beni di consumo - Nestlé, ASML, LVMH, L'Oréal - hanno sofferto, tra le altre cose, della debolezza dell'economia cinese e sono stati superati nel 4° trimestre dalle loro controparti value.

ETF: la rivincita dell'innovazione

ARK Invest, che ha sofferto molto nel 2022 a causa delle sue scommesse tecnologiche, ha avuto la sua rivincita nel 2023, guidata, se fosse necessario ripeterlo, dalla forza dell'IA.

Investitori growth, non per questo cantate vittoria! Su un orizzonte temporale più lungo, Cathie Wood non è ancora riuscita a cancellare le perdite precedenti. Anche in questo caso, l'inflazione e la politica monetaria dovrebbero dare il tono al 2024.