La posta in gioco è particolarmente alta per le grandi società tecnologiche statunitensi, che hanno alimentato il rialzo del 41% del Nasdaq 100 quest'anno. Queste società, note come i "magnifici sette", sono ora scambiate con un premio record rispetto ai 493 titoli che hanno registrato le peggiori performance nell'S&P 500. Le valutazioni elevate significano che i titoli avranno realmente bisogno di una ripresa della crescita nella seconda metà dell'anno. I risultati "migliori del previsto" potrebbero non essere sufficienti a incrementare significativamente la performance dopo la pubblicazione dei risultati.

Un'altra minaccia per le valutazioni potrebbe provenire dalla FED, qualora mantenesse i tassi più elevati del previsto. Come mostra il grafico sottostante, le valutazioni azionarie si sono già notevolmente allontanate dai rendimenti reali. In attesa delle decisioni delle tre principali banche centrali - la Federal Reserve statunitense, la Banca Centrale Europea e la Banca del Giappone - previste per questa settimana, i mercati azionari europei iniziano la settimana in ribasso. Le prime due dovrebbero aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, mentre la Banca del Giappone dovrebbe continuare la sua politica monetaria molto accomodante.

(Fonte: Bloomberg)

Ieri mattina, le economie del settore privato in Germania e Francia hanno subito una contrazione, principalmente a causa della persistente debolezza del settore manifatturiero. L'indice PMI Flash della Germania è sceso al livello più basso dell'anno, mentre la Francia ha toccato un minimo di 32 mesi. Questi risultati peggiori del previsto sono un campanello d'allarme per l'intera zona euro.

In soli nove mesi, l'indice S&P 500 è riuscito a compensare quasi tutte le perdite subite nel corso del 2022, secondo Bloomberg. L'aumento dei titoli dei giganti della tecnologia associato a un certo allentamento dell'inflazione ha guidato questa tendenza al rialzo. Tuttavia, l'incertezza permane per la seconda metà del 2023, con rischi di aumento dei tassi di interesse e una possibile recessione.

Calendario macroeconomico (eventi che potrebbero causare volatilità):

US: Indici PMI manifatturiero e servizi, flash (Oggi alle 15:45)

US: Fiducia dei consumatori (martedì alle 16:00)

Australia: Statistiche sull'inflazione (mercoledì alle 15:30)

US: Decisione sui tassi FED (mercoledì alle 20:00)

US: Conferenza stampa FED (mercoledì alle 20:30)

Europa: Decisione sui tassi BCE (giovedì alle 14:15)

US: PIL trimestrale (giovedì alle 14:30)

US: Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (giovedì alle 14:30)

Europa: Conferenza stampa BCE (giovedì alle 14:45)

Giappone: Decisione sui tassi (venerdì)

Germania: Statistiche sull'inflazione mensile

Canada: PIL mensile (venerdì alle 14:30)

US: Inflazione esclusi elementi volatili mensile (venerdì alle 14:30)

US: Indice dei costi del lavoro (venerdì alle 14:30)

US: Sentimento dei consumatori (Michigan, venerdì alle 16:00)

Calendario finanziario delle pubblicazioni dei risultati delle grandi aziende nel mondo: