MILANO (MF-DJ)--Dall'Ilva ad Alitalia, passando per la rete unica e le Autostrade sono diverse le grandi partite industriali irrisolte e ancora pendenti sul tavolo del governo Draghi. Sul fronte sindacale si preannuncia dunque un autunno caldissimo che metterà alla prova il dialogo con il nuovo esecutivo.

La nascita di Ita, si legge su Il Giornale, sorta dalle ceneri di Alitalia, è ormai stata definita, ma il primo confronto tra rappresentanti dei lavoratori e governo è stato negativo e domani ci sarà un nuovo round. I sindacati vogliono lumi sul destino dei dipendenti Alitalia: 10.500 lavoratori in totale. Nella nuova Ita guidata dall'ad Fabio Lazzerini andranno solo in 2.800 (5.750 a fine piano). Il confronto sarà serrato e continuo, ma il 24 settembre è stato indetto uno sciopero generale. Cosa potrà tirare fuori dal cilindro il governo è ancora incerto, ma le opzioni potrebbero riguardare i fondi per la cassa integrazione o il ricollocamento. Le discussioni per ora riguardano il ramo «Aviation» di Alitalia, l'asset che passerà con trattativa diretta a Ita assieme agli aerei (in leasing), i contratti e una fetta di personale.

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0509:23 set 2021

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September 05, 2021 03:24 ET (07:24 GMT)