MILANO (MF-DJ)--Il 2022 sarà ricordato come un anno straordinario, totalmente fuori scala, per il settore degli appalti pubblici: l'Osservatorio Cresme-Sole 24 Ore ha rilevato 24.769 bandi di gara per un valore di 83,1 miliardi, che vanno confrontati con i 38,4 miliardi del 2021. L'incremento è del 116% e il solo mese di dicembre ha registrato 20,9 miliardi di lavori messi in gara frantumando ogni record mensile precedente. Solo tre anni fa quella cifra avrebbe costituito due terzi delle gare di tutto l'anno.

A trainare i dodici mesi, scrive Il Sole 24 Ore, c'è stata ovviamente l'ondata delle gare del Pnrr, che però non bastano a spiegare un fenomeno che va ben oltre il Recovery. A trainare il mese di dicembre c'è il decreto sulle "opere indifferibili", cioè la distribuzione di 8 miliardi di compensazioni per gli extracosti maturati nel 2022: il meccanismo messo in atto prevedeva che le stazioni appaltanti inserite nel decreto della Ragioneria generale dello Stato pubblicato il 18 novembre scorso fossero obbligate, per avere il rilascio delle risorse, ad avviare la gara entro il 31 dicembre.

Alle opere Pnrr sono andati 5 miliardi di quei fondi, altri 680 milioni alle opere commissariate, 454 milioni alle opere del Piano nazionale complementare (Pnc). Se si considera che le risorse coprono solo gli extracosti, che mediamente sono stati del 30-35%, ecco spiegato il dato davvero anomalo di dicembre. Non è escluso che una coda di questo fenomeno si registri ancora con i primi giorni del 2023, anno che attende un'altra infornata di gare Pnrr.

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January 20, 2023 02:31 ET (07:31 GMT)