ROMA (MF-DJ)--"E' indubbio che aumentare la possibilità di introdurre delle causali fa tendere il sistema ad un ritorno alla maggiore flessibilità nell'uso del contratto a tempo determinato, consentendo di poter stipulare contratti di durata maggiore ai 12 mesi con causali ad oggi non esistenti. Concedere tale possibilità in un momento di forte crisi sociale ed economica attraverso l'estensione delle causali potrebbe fornire una maggiore flessibilità alle imprese nel gestire la forza lavoro, con vantaggi per le imprese stesse e con una possibile riduzione dei flussi verso la disoccupazione".

E' quanto emerge dalla memoria inviata da Pasquale Tridico, presidente

dell'Inps, alla Commissione Lavoro della Camera in merito all'audizione sulla proposta di legge Murelli in materia di lavoro, occupazione e incremento della produttivitá.

Tuttavia, "è il decisore politico che deve pertanto decidere un punto di equilibrio fra il rischio fra maggiore precarietà, cioè rimanere 'intrappolati' in continui rinnovi di contratti a tempo determinato, e un possibile vantaggio occupazionale di breve periodo, cioè migliorare la situazione di breve periodo delle imprese con la possibile riduzione dei flussi verso la disoccupazione. Tale scelta è appunto politica e non è di competenza dell'istituto", conclude Tridico.

L'articolo 4 della proposta di legge Murelli sui contratti a termine attribuisce ai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria la possibilità di prevedere ulteriori specifiche causali in presenza delle quali il contratto a termine può avere una durata superiore a 12 mesi, ma comunque non eccedente i 24 mesi.

pev

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November 17, 2020 08:44 ET (13:44 GMT)