Il dato dell'utile netto già eguaglia l'obiettivo minimo fissato per l'anno corrente che viene quindi migliorato a "oltre 4 miliardi", si legge in una nota, a conferma della capacità della banca di "affrontare efficacemente la complessità del contesto pandemico".

Sempre sul 2021 è confermata l'intenzione di distribuire, come da piano 2018-21, dividendi cash con un payout del 70%.

Nel solo terzo trimestre l'utile netto è stato di 983 milioni di euro, sopra le attese di un sondaggio fatto da Reuters che indicava 850 milioni.

I primi nove mesi dell'anno si segnalano per un'elevata patrimonializzazione con un Cet1 pro forma a regime al 15,1%.

La qualità del credito vede un miglioramento dei crediti deteriorati lordi del 12,6% rispetto a fine 2020 e di circa 34 miliardi dal 2017, superando di circa 8 miliardi l'obiettivo fissato nel piano. Il coefficiente Npe ratio è al 3,8% lordo e al 2% netto con un costo del rischio annualizzato in calo di 44 centesimi di punto.

I ricavi mostrano un calo dell'1,8% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente frutto di un progresso dello 0,2% degli interessi netti e di un calo dell'1,9% delle commissioni con un decremento del 26,7% della componente relativa all'intermediazione e al collocamento titoli.

Il bilancio complessivo dei primi nove mesi vede ricavi in crescita del 3,4% a 15,8 miliardi.

Il cost/income è al 50,1% ed è "tra i migliori nell'ambito delle maggiori banche europee".

L'acconto sul dividendo sarà in pagamento il 24 novembre.

(Gianluca Semeraro, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)