MILANO (MF-DJ)--Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha lasciato l'Iran senza essere riuscito a raggiungere un accordo per consentire agli ispettori l'accesso a una fabbrica per la realizzazione di attrezzature usate per il programma nucleare di Teheran, hanno detto oggi i diplomatici, gettando una nuova ombra sui colloqui sul nucleare che ripartiranno a Vienna la prossima settimana.

Il Wall Street Journal ha riportato la scorsa settimana che la fabbrica, a Karaj, in Iran, ha ripreso a produrre alcune parti fondamentali per le centrifughe, utilizzate per arricchire l'uranio, senza alcun monitoraggio da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. I diplomatici hanno affermato che i colloqui tra l'Aiea e l'Iran continueranno.

Gli Stati Uniti e altre grandi potenze si apprestano a riprendere i negoziati a Vienna con l'Iran il prossimo lunedì per cercare di frenare le capacità nucleari di Teheran. La nuova scoperta ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari occidentali sul fatto che l'Iran potrebbe dirottare le apparecchiature nucleari verso un possibile futuro programma per la costruzione di armi nucleari. L'Iran afferma però che il suo programma nucleare è puramente pacifico.

Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, si è recato lunedì a Teheran per tenere incontri con alti funzionari iraniani e sperava di ottenere l'accesso per i suoi ispettori a Karaj e di ripristinare le telecamere dell'agenzia che sono state rimosse dopo un'esplosione nell'impianto a giugno. L'Iran ha incolpato Israele per tale esplosione ma Israele non ha né confermato né smentito il coinvolgimento.

Due diplomatici hanno affermato che l'Iran ha rifiutato di offrire all'agenzia l'accesso a Karaj a meno che Grossi non interrompesse una parte dell'indagine dell'Aiea sulla scoperta di materiale nucleare non divulgato in Iran negli ultimi due anni. Grossi si è però rifiutato di farlo.

I diplomatici hanno affermato che i colloqui tra l'Aiea e l'Iran sono proseguiti durante la notte con l'intento di raggiungere un accordo che possa sbloccare l'accesso a Karaj. Grossi terrà una conferenza stampa più tardi oggi a margine della riunione del Consiglio dei governatori dell'Aiea.

L'amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, ha fissato come uno dei suoi principali obiettivi di politica estera il rilancio dell'accordo sul nucleare del 2015 tra l'Iran e sei grandi potenze, che ha posto restrizioni severe ma temporanee alle attività nucleari dell'Iran in cambio della revoca della maggior parte delle sanzioni internazionali.

Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno avvertito che il tempo stringe per poter ricostruire l'accordo a causa delle attività nucleari in corso in Iran. Teheran ha gradualmente violato la maggior parte dei limiti previsti dall'accordo del 2015 da quando l'ex presidente Usa, Donald Trump, ha ritirato gli Stati Uniti dall'intesa a maggio 2018.

cos

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November 24, 2021 05:49 ET (10:49 GMT)