ROMA (Reuters) - Istat conferma la lettura dell'inflazione di dicembre per l'indice Nic, che lo scorso anno ha registrato in media l'aumento più ampio dal 1985.

Secondo i dati definitivi resi noti stamani dall'Istituto, nel mese in esame il Nic ha evidenziato rialzi di 0,3% su mese e 11,6% su anno, mentre nella media d'anno l'aumento è stato dell'8,1% dall'1,9% del 2021.

Il rallentamento su base tendenziale a dicembre, spiega Istat, è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici non regolamentati, degli Alimentari non lavorati e dei Servizi relativi ai trasporti, mentre a sostenere la dinamica dell'inflazione contribuiscono Energetici regolamentati, Alimentari lavorati, Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e Servizi relativi alle comunicazioni.

L'inflazione 'di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera in dicembre a 5,8% da 5,6%, e quella al netto dei soli beni energetici a 6,2% da 6,1%.

Il cosiddetto carrello della spesa - costituito da beni alimentari, per la cura della casa e della persona - rallenta a 12,6% da 12,7%, come anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto che scendono a 8,5% da 8,8%.

Confermata anche la lettura preliminare relativa all'armonizzato Ipca: l'indice risulta in aumento di 0,2% su mese e del 12,3% su anno a dicembre, dopo il +0,7% e +12,6% di novembre.

Nella media d'anno 2022 l'Ipca è cresciuto dell'8,7% dopo il +1,9% registrato nel 2021.

(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)