MILANO (MF-DJ)--L'ultima edizione del report Islamic Finance Development Advancing Economies di Refinitiv stima che le risorse globali della finanza islamica ammontassero a fine 2021 a 3.374 miliardi di dollari, dato che a fronte di una previsione di crescita media annualizzata dell'8% fino al 2025 dovrebbero raggiungere quota 4.950 miliardi. Numeri considerevoli che fino a oggi non hanno coinvolto in alcun modo l'Italia, a differenza di quanto avviene in altri Paesi europei come Regno Unito e Francia che da tempo hanno sposato questa causa. Un gap che sta comunque per essere colmato.

È infatti in fase di avvio la presentazione di un progetto pilota che potrebbe rappresentare l'esordio della finanza islamica in Italia. Si tratta nel dettaglio di un nuovo fondo immobiliare riservato che sarà gestito da Dea Capital Real Estate sgr, con l'assistenza dello studio legale e tributario Cba rappresentato da Roberto Brustia.

«Potranno investirci soltanto soggetti istituzionali», racconta a MF-Milano Finanza Pier Rampino, docente di Finanza Islamica alla Luiss e vice presidente della Camera di Commercio italo araba, che in questa partita è advisor assieme a Dar al Sharia, società controllata al 100% dalla Dubai Islamic Bank.

glm


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October 06, 2022 02:56 ET (06:56 GMT)