L'Italia prevede di mantenere in vigore fino al settembre 2024 uno schema di stoccaggio di gas di ultima istanza, introdotto per la prima volta a metà del 2022 per incrementare le scorte strategiche, come risulta da un decreto governativo pubblicato nella tarda serata di mercoledì.

La mossa arriva tra le crescenti preoccupazioni che il conflitto tra Israele e Hamas si estenda dopo che centinaia di persone sono state uccise in un'esplosione in un ospedale di Gaza, facendo salire i prezzi dell'energia.

L'anno scorso il Tesoro ha prestato all'azienda statale Gestore dei Servizi Energetici (GSE) 4 miliardi di euro (4,21 miliardi di dollari) per acquistare gas, mentre il Paese lottava per far fronte al calo delle forniture russe.

GSE avrebbe dovuto vendere il gas sul mercato e poi rimborsare il prestito al Tesoro entro il mese prossimo, ma il nuovo decreto dice che lo schema rimarrà in vigore fino alla metà di settembre dell'anno prossimo, spostando anche la scadenza del rimborso di un anno.

Dopo una progressiva inversione di tendenza rispetto ai picchi, i prezzi dell'energia hanno ricominciato a salire negli ultimi mesi, spingendo il Governo italiano a rallentare l'eliminazione graduale delle politiche espansive adottate sulla scia della pandemia COVID del 2020 e successivamente della crisi energetica.

I prezzi europei del gas, misurati dal contratto europeo di riferimento, sono saliti a quasi 50 euro per megawattora (MWh) giovedì, dai 30,6 euro del 25 luglio.

Tuttavia, sono ben al di sotto dei livelli di 340 euro/MWh raggiunti nell'agosto 2022, quando le forniture di gas russo si sono ridotte in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

(1 dollaro = 0,9499 euro) (Servizio di Giuseppe Fonte Redazione di Bernadette Baum)