In una lettera di passaggio di consegne datata 1 gennaio, anch'essa pubblicata su Twitter, Qaem ha detto che molti diplomatici dell'ambasciata erano già partiti e Kabul non inviava loro stipendi da agosto.

"Ci sono molte ragioni, personali e professionali, ma non voglio menzionarle qui", ha detto della sua decisione di lasciare.

La Cina condivide un breve confine con l'Afghanistan e Pechino ha inviato forniture umanitarie https://www.reuters.com/world/middle-east/west-ponders-aid-afghanistan-china-pakistan-quick-provide-relief-2021-09-12 al paese dal brusco ritorno dei talebani in agosto.

Nella sua lettera, Qaem ha detto che una nuova persona era stata assegnata all'ambasciata, nominandola solo come "signor Sadaat". Il ministero degli esteri dell'Afghanistan non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento su chi sarebbe stato il successore di Qaem.

Il portavoce del ministero degli esteri cinese Wang Wenbin ha detto durante un briefing quotidiano martedì che Qaem aveva lasciato la Cina, senza dare dettagli su quando o dove fosse andato.

I governi internazionali, inclusa la Cina, non hanno riconosciuto il governo dei Talebani come legittimo. Rigide sanzioni hanno paralizzato le finanze pubbliche del Paese.

Il brusco ritorno al potere dei talebani ha lasciato centinaia di diplomatici afgani all'estero in un limbo, temendo per le famiglie in patria e cercando disperatamente un rifugio all'estero.

La lettera di Qaem diceva che al 1 gennaio erano rimasti 100.000 dollari in uno dei conti bancari dell'ambasciata e una somma non rivelata in un altro. La lettera notava anche che le chiavi delle cinque auto dell'ambasciata saranno lasciate nell'ufficio di Qaem e che due auto devono essere rottamate.

"Ho pagato tutto il personale locale fino al 20 gennaio 2022. Il loro lavoro è finito", ha detto.

Da agosto la Cina ha chiesto ai Talebani di perseguire politiche moderate e di eliminare i gruppi che vede come una minaccia alla stabilità nella sua regione occidentale dello Xinjiang.

Pechino ha anche chiesto alle potenze occidentali di porre fine alle sanzioni e di inviare aiuti all'Afghanistan.