L'inflazione ha raggiunto il 5% il mese scorso, il più alto in assoluto per la zona euro. Tuttavia, la BCE la vede scendere di nuovo sotto l'obiettivo del 2% nel quarto trimestre, anche se alcuni politici mettono in dubbio questa proiezione, definendola eccessivamente ottimista.
"Se vedessimo arrivare dei dati che suggeriscono che l'inflazione sarebbe troppo alta rispetto al 2%, allora ovviamente reagiremmo", ha detto Lane a Verslo zinios.
"Quindi adegueremo tutte le nostre politiche - che si tratti di acquisti di asset, del programma di prestiti mirati, dei nostri tassi d'interesse - per raggiungere quell'obiettivo".
Lane ha detto che, anche in questo scenario, la sequenza delle mosse della BCE seguirebbe la guida della banca, quindi il primo passo sarebbe quello di terminare gli acquisti di asset e solo dopo la banca prenderebbe in considerazione un aumento dei tassi d'interesse.
La BCE prevede di ridurre il volume degli acquisti di asset passo dopo passo quest'anno ma si aspetta di continuarli a tempo indeterminato e ha essenzialmente escluso un aumento dei tassi quest'anno.
"Trovo meno probabile pensare ad uno scenario in cui l'inflazione sia persistentemente e significativamente al di sopra del 2%, il che richiederebbe una seria stretta", ha detto, aggiungendo che la crescita dei salari non preoccupa.
Se l'inflazione si stabilizzasse intorno all'obiettivo del 2%, la BCE "col tempo" normalizzerebbe la politica, ha detto Lane, senza discutere quale sarebbe l'impostazione normale dopo un decennio di stimoli.
Lane ha anche detto che la BCE era sempre più rilassata sull'impatto economico della variante Omicron di COVID-19.
"Non si sta rivelando un fattore che influenzerà i livelli di attività per l'anno, sono più i livelli di attività per qualche settimana ... Penso che ci sia meno preoccupazione per Omicron rispetto a dicembre", ha detto.
La prossima riunione della BCE si terrà il 3 febbraio, ma non ci si aspetta nessuna mossa politica, dato che la banca ha svelato un complesso pacchetto di misure a dicembre.
