La Costa d'Avorio ha raccolto con successo 2,6 miliardi di dollari attraverso due obbligazioni con scadenze rispettive di nove e 13 anni, nel suo primo ritorno al mercato internazionale degli Eurobond dopo due anni di assenza, ha dichiarato il Governo in un comunicato di martedì.

L'emissione ha suscitato l'interesse di oltre 400 investitori, in un'operazione da record che ha generato un portafoglio ordini superiore a 8 miliardi di dollari, rappresentando il più alto livello di ordini mai registrato da un sovrano in Africa occidentale.

"Questa transazione ha visto una mobilitazione storica da parte dei principali investitori globali, compresi gli attuali detentori di obbligazioni ivoriane e nuovi investitori di riferimento", ha dichiarato il Ministero del Bilancio e delle Finanze.

Le due nuove obbligazioni hanno tassi d'interesse rispettivi del 6,30% e del 6,85% al momento dell'esecuzione, si legge nel comunicato.

"Contemporaneamente all'emissione di obbligazioni, è stata eseguita un'operazione di copertura valutaria Dollaro-Euro che copre l'intero importo emesso, con un tasso d'interesse medio del 6,61%", ha aggiunto.

Molte economie dell'Africa subsahariana sono state colpite duramente dalla COVID-19, dalle conseguenze della guerra della Russia in Ucraina e dall'aumento dei tassi d'interesse globali, che hanno reso il debito in valuta estera proibitivo per la maggior parte di esse a partire dall'inizio del 2022, bloccandole di fatto fuori dai mercati dei capitali internazionali.

Il Ministero delle Finanze della Costa d'Avorio ha dichiarato che i fondi saranno utilizzati principalmente per riacquistare e rifinanziare gli Eurobond esistenti del Paese, nonché i prestiti bancari internazionali.

"Attraverso la gestione proattiva del suo debito pubblico, la Costa d'Avorio sta fornendo flessibilità e liquidità all'intera regione", si legge nella dichiarazione.

Il più grande produttore di cacao al mondo, che opera all'interno dell'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale (WAEMU) la cui valuta è ancorata all'euro, si era concentrato sull'emissione di obbligazioni denominate in euro per ridurre la sua esposizione valutaria. (Relazioni di Loucoumane Coulibaly ad Abidjan e Karin Strohecker a Londra Scrittura di Bate Felix Redazione di Mark Potter e Sandra Maler)