Si prevede che la banca centrale della Turchia aumenti il suo tasso di riferimento di ben 1.150 punti base la prossima settimana, dall'8,5% al 20%, secondo un sondaggio Reuters di venerdì, con un'inversione di rotta dopo che i tagli dei tassi sotto il Presidente Tayyip Erdogan avevano portato ad una crisi del costo della vita.

La banca centrale ha tagliato il suo tasso politico dal 19% alla fine del 2021 all'8,5% quando Erdogan, autodefinitosi 'nemico' dei tassi d'interesse, ha attuato la sua politica economica non ortodossa, dando priorità alla crescita, agli investimenti e alle esportazioni.

Ma i tagli dei tassi, arrivati a fronte di un'inflazione in aumento, hanno portato a una crisi valutaria, che a sua volta ha alimentato l'inflazione, portandola a un massimo di 24 anni dell'85,5% lo scorso anno. Le riserve della banca centrale si sono esaurite nel tentativo di stabilizzare il tasso di cambio della lira, contrastando l'impennata della domanda di forex.

Di fronte alle turbolenze economiche che hanno caratterizzato la sua elezione al terzo mandato il mese scorso, Erdogan ha nominato Mehmet Simsek, molto apprezzato dai mercati, come Ministro delle Finanze, e Hafize Gaye Erkan, ex banchiere di Wall Street, come Governatore della Banca Centrale.

Le nomine hanno aumentato le aspettative che la Turchia abbandoni le sue politiche non ortodosse, che hanno portato la lira a perdere oltre l'80% del suo valore dal 2018.

La previsione mediana di 15 economisti che hanno partecipato al sondaggio Reuters per il tasso repo a una settimana durante la riunione del Comitato di Politica Monetaria della prossima settimana è stata del 20%, che sarebbe il più alto dalla metà del 2019 e il primo rialzo del marzo 2021.

Le previsioni variavano ampiamente, dal 12,5% al 30%, dato che la banca centrale non ha fornito alcun segnale sulle sue prossime mosse, compreso il ritmo e l'entità dei rialzi, da quando Erkan è stato nominato la scorsa settimana.

Erdogan sembra aver detto questa settimana di aver dato il via libera al rialzo dei tassi, con l'avvertenza di non cambiare le sue opinioni. Il Presidente ha spesso affermato che gli alti costi di finanziamento portano ad un'inflazione elevata, contrariamente alla teoria comune.

Le autorità sperano che gli investitori stranieri tornino dopo anni di assenza, ma gli osservatori del mercato avvertono che Erdogan in passato si è orientato verso politiche ortodosse per poi cambiare idea poco dopo.

Tuttavia, tutti gli economisti, tranne uno, che hanno partecipato al sondaggio sul tasso politico a fine anno, prevedono ulteriori aumenti, con una mediana del 30% e previsioni comprese tra il 18% e il 35%.

La banca centrale annuncerà la sua decisione sui tassi alle ore 11.00 GMT di giovedì. (Relazioni di Ali Kucukgocmen e di Ezgi Erkoyun; Redazione di Nick Macfie)