Approfittando di un'inflazione meno forte del previsto negli Stati Uniti e di un intervento meno deciso da parte della Riserva Federale a settembre, questa settimana i mercati finanziari hanno continuato la loro ascesa. L'appetito per il rischio sembra dunque intatto per il momento, nonostante lo spettro della recessione. Le pubblicazioni delle società, globalmente al di sotto delle aspettative, hanno mantenuto la tendenza all'acquisto durante il periodo estivo.
Variazioni settimanali*
STOXX EUROPE 600
440.87  +1.18%
Grafico STOXX EUROPE 600
S&P 500
4280.15  +3.26%
Grafico S&P 500
NIKKEI 225
28546.98  +1.32%
Grafico NIKKEI 225
GOLD
1801.97$  +1.55%
Grafico GOLD
LONDON BRENT OIL
97.84  +4.15%
Grafico LONDON BRENT OIL
EURO / US DOLLAR
1.03$  +0.85%
Grafico EURO / US DOLLAR
Top/Flop della settimana

In aumento:

  • The Trade Desk (+35%): Il ritorno dell'appetito degli investitori per i titoli tecnologici ha ampiamente giovato all'azienda di marketing digitale, che ha rassicurato con risultati trimestrali in linea con le aspettative.
  • Shockwave Medical (+26%): I risultati trimestrali della società che si occupa dello sviluppo di dispositivi medici per la cardiologia sono migliori del previsto. Con una prima metà dell'esercizio favorevole la direzione può permettersi di aumentare l'intervallo del fatturato annuale. 
  • Aviva (+16%): L'assicuratore britannico restituirà ancor più denaro ai suoi azionisti, grazie a un aumento maggiore del previsto dell'utile operativo nel primo semestre dovuto a buone performance nell'assicurazione commerciale. Con la pubblicazione dei risultati 2022 verrà lanciato un programma di riacquisto di azioni le cui dimensioni sono ancora da definire. 
  • Ströer (+13%): Il gruppo tedesco dei media all'aperto ha realizzato buone performance finanziarie nel primo semestre e si dimostra ottimista per il resto dell'esercizio. Ciò riduce le perdite finanziarie accumulate dal 1° gennaio. 
  • Occidental Petroleum (+11%): Berkshire Hathaway ha aumentato i propri investimenti nel gruppo petrolifero, aumentando al 20,2% il round di finanziamenti. Warren Buffett ha dunque rafforzato la scommessa nel settore petrolifero, contribuendo alle onorevoli performance della sua holding nel primo semestre 2022. 
  • TotalEnergies (+8%): La ripresa del Brent del 6% in settimana ha ridato vita alle aziende petrolifere. La francese ne ha dunque approfittato. 
  • Nexi (+8%): Reuters rivela che il calo del titolo per quest'anno ha suscitato l'interesse di acquirenti nei confronti dell'azienda italiana specializzata nei pagamenti. Il fondo Silver Lake è tra questi.


In calo:

  • Warner Bros (-10%): Il gruppo continua a pagare le conseguenze della riduzione degli obiettivi dello scorso venerdì. L'avvertimento aveva occasionato un crollo del 17% del titolo in una sola sessione. Da allora ha perso terreno nonostante la ripresa di giovedì. 
  • Alcon (-11%): Doccia fredda per gli investitori con l'annuncio in settimana dell'abbassamento delle previsioni annuali. Mentre gli analisti ottimisti ritengono che la revisione non sia grave, quelli pessimisti vedono materializzarsi i loro timori. Nulla di nuovo. 
  • GSK (-13%) / Haleon (-13%) / Sanofi (-12%): I tre laboratori sono scossi dal ritorno del caso Zantac. Il farmaco antiulcera contro i bruciori di stomaco era in vendita libera in Nord America fino al ritiro dal mercato del 2019, dopo una possibile contaminazione con un composto presumibilmente cancerogeno. A risvegliare i timori è l'inizio di un processo con numerosi querelanti che avrà luogo negli Stati Uniti a partire dal 22 agosto. Benché gli analisti sembrino minimizzare l'impatto del contenzioso, un processo negli Stati Uniti comporta sempre una percentuale di rischio.
  • Hapag-Lloyd (-15%): A partire dal prossimo anno la crescita mondiale del parco di container supererà quella della domanda di trasporto marittimo e attenuerà l'attuale tensione del mercato, secondo quanto affermato ieri dall'amministratore delegato durante una conferenza telefonica con gli analisti. Kepler Cheuvreux ha ridotto la raccomandazione da Hold a Reduce con prezzo obiettivo a 311 EUR. 
  • Palantir (-18%): I risultati trimestrali dell'azienda specializzata in software di analisi sono mediocri e sono state ridotte le previsioni annuali a causa del ritardo nella firma di numerosi grossi contratti con il governo americano e di un contesto generale di rallentamento delle spese.
  • XP Inc (-21%): I risultati del broker brasiliano quotato negli Stati Uniti non hanno convinto gli investitori. Oltre alle numerose settimane di contesto complicato per il settore, vi si aggiunge l'abbassamento della raccomandazione di JP Morgan Chase da Overweight a Neutral.
Grafico Materie Prime
Materie prime

A grandi linee: A immagine del CRB Commodities Index che è aumentato del 3,6% in soli cinque giorni, si conclude una nuova settimana di aumento sui mercati delle commodities. Il settore energetico continua il suo aumento nonostante l'aumento del biglietto verde.

Petrolio: Settimana di calo per il petrolio. I prezzi dell'oro nero si stabilizzano attorno ai 95 USD il barile per il Brent (97 USD), ma anche per il WTI (92 USD). Ovvero un calo dell'ordine di 30 USD dai picchi di giugno. Questo calo, sottolinea l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), si deve principalmente a un aumento dell'offerta. Con una media di 100,5 milioni di barili al giorno nel mese di luglio, raggiungiamo i livelli più alti da gennaio 2020, ovvero da prima dell'inizio della pandemia. Eppure la domanda rimane alta. L'agenzia ha rivisto al rialzo la stima per il 2022, da 380.000 barili al giorno a 99,7 mb/g. 

Metalli: Il clima è ancora in ripresa sul segmento dei metalli preziosi. Il ritorno dell'interesse per il rischio, palpabile nelle ultime sessioni, beneficia gli acquirenti d'oro. La reliquia barbara è quotata attorno ai 1793 USD. I metalli industriali guadagnano anch'essi terreno dall'ultimo aumento di tassi della FED. Il piombo è a 328 USD, il rame riprende leggermente quota a 572 USD mentre l'alluminio ristagna a 156 USD.

Prodotti agricoli: A Chicago assistiamo a una netta ripresa del prezzo del mais, mentre quello del grano rimane invariato. Sempre nel registro delle soft commodities, il prezzo del legname si tira un po' su a 593 USD per mille board feet.

Grafico Materie Prime
Macroeconomia

Clima: Finalmente una buona notizia. Per la prima volta da mesi, le cifre dell'inflazione negli Stati Uniti sono meno scottanti del previsto. L'annuncio ha fatto ruggire di piacere gli investitori, a beneficio soprattutto delle azioni a forte effetto leva. Ma non hanno goduto a lungo, come se avessero bisogno di una conferma per continuare la ripresa intrapresa a luglio; conferma che avrebbe potuto essere l'annuncio di giovedì del calo dei prezzi alla produzione, ma non è stato così. Ciò non toglie che la normalizzazione dei prezzi rappresenti una tappa importante per migliorare la visibilità macroeconomica

Tassi: La curva dei tassi è ancora inversa negli Stati Uniti, dove il rendimento a 10 anni ammonta al 2,85% contro il 3,19% dei 2 anni. Il mercato è dunque accampato su queste posizioni stimando che le condizioni economiche a breve termine peggiorino. Difficile dargli torto. Ma la pubblicazione di un'inflazione meno forte del previsto nel mese di luglio ha provocato una revisione al ribasso delle previsioni di aumento dei tassi di riferimento: l'opinione di maggioranza conta su un giro di vite di 50 punti da parte della Fed a settembre. Fino alla pubblicazione dell'inflazione, i pronostici erano su un aumento di 75 punti base. In Europa, la BCE si impegna a evitare un aumento dello spread tra il debito tedesco (0,95%) e quello italiano (3,03%). L'OAT francese è all'1,52% su 10 anni.

Valute: L'euro recupera terreno rispetto al dollaro. Lo ritroviamo a 1,03 USD, un livello che aveva superato all'inizio del mese di luglio. La moneta unica rimane tuttavia in calo del 9,5% dall'inizio dell'anno e soffre anche dinanzi al franco a 0,9705 CHF. Il biglietto verde ha ceduto terreno rispetto alle principali valute a seguito della pubblicazione di mercoledì delle cifre dell'inflazione, che lasciano intravedere un ciclo di inasprimento monetario potenzialmente più corto del previsto. Il Dollar Index è tornato attorno ai 105 punti.

Criptovalute: Sulla scia degli indici di Borsa americani, questa settimana il bitcoin continua la propria ascesa e gravita ormai attorno ai 24.000 dollari nel momento in cui scriviamo queste righe. Dal canto suo, l'ethereum sovraperforma nettamente il leader del mercato con un aumento 6 volte maggiore dall'inizio di agosto. ETH torna a navigare sui 1900 dollari dopo aver superato la soglia psicologica dei 1000 dollari a giugno. Una folle progressione che si spiega innanzitutto con il ritorno dell'appetito degli investitori per le attività a rischio nelle ultime settimane.

Calendario: La principale statistica della prossima settimana è prevista per martedì con le vendite al dettaglio di luglio negli Stati Uniti. Lo stesso giorno la banca centrale americana pubblicherà il resoconto dettagliato dell'ultima riunione. Altri appuntamenti importanti saranno le vendite al dettaglio cinesi (notte tra domenica e lunedì) e l'inflazione britannica di luglio (mercoledì).

Grafico di Prezzo
Una rondine non fa primavera
La settimana è stata caratterizzata dalla buona notizia sull'inflazione all'8,5% su base annuale negli Stati Uniti. È meno del vecchio record di 40 anni battuto a giugno del 9,1%. Questo inizio di inflessione si confermerà probabilmente nei prossimi mesi e ci permetterà di affermare di aver superato un picco storico. Ma meglio non esagerare per ora. Una rondine non fa primavera. È decisamente ancora troppo presto per considerare lo scenario di ripresa economica come uno scenario centrale, ancor di più se si valutano i numerosi segnali che vanno esaminati nella definizione di recessione. La prudenza non è mai troppa, anche dopo questa marcata ripresa dei principali mercati finanziari.
Buon weekend a tutte e a tutti.
*La performance settimanale degli indici e delle azioni si riferisce al periodo che va dall'apertura dei mercati il lunedì alla preparazione di questa newsletter il venerdì.
La performance settimanale di materie prime, metalli preziosi e valute si riferisce a un periodo di 7 giorni da un venerdì al successivo, fino alla preparazione di questa newsletter. Tali attività continuano la loro quotazione nei weekend.