Alle 1030 GMT, la sterlina era in rialzo dello 0,63% rispetto al dollaro, a $1,12295, ma in calo del 3,3% sulla settimana; il suo calo settimanale più forte da quando il governo britannico ha eliminato il mini-bilancio di riduzione delle tasse il 23 settembre.

La sterlina è aumentata dello 0,26% rispetto all'euro, a 87,115 pence per euro.

Giovedì, la BoE ha aumentato il suo tasso di base di 75 punti base (bps), mentre lotta per ridurre l'inflazione a due cifre. La BoE ha dichiarato che i costi di prestito potrebbero non aumentare così tanto come alcuni si aspettano, ma questo perché la Gran Bretagna sta affrontando il rischio della recessione più lunga da almeno un secolo.

La notizia segue il rialzo della Federal Reserve di mercoledì, anche se il messaggio di accompagnamento della banca centrale statunitense è in contrasto con quello della BoE, con la Fed che ha avvertito che il picco dei tassi statunitensi potrebbe finire più in alto di quanto i trader si aspettino.

"Il driver principale per il cable questa settimana è stato il netto contrasto tra la Fed, che è stata falco, e la BoE, che è stata dovish. Visti i rispettivi sviluppi delle banche centrali, non sorprende che il cable sia sceso bruscamente", ha dichiarato Colin Asher, economista senior di Mizuho.

Il dollaro statunitense è aumentato dell'1,6% nella settimana; un fattore ribassista per la sterlina.

"La preoccupazione principale della Fed rimane l'inflazione, mentre la BoE è molto più preoccupata per la recessione", ha detto Asher.

Il capo economista della BoE, Huw Pill, venerdì ha ribadito il messaggio della banca secondo cui i tassi probabilmente aumenteranno, ma non tanto quanto gli investitori si aspettavano, dopo il recente periodo di turbolenze politiche e di mercato in Gran Bretagna.

Il mercato è ora in attesa della dichiarazione fiscale prevista per il 17 novembre da parte del nuovo Ministro delle Finanze britannico Jeremy Hunt, con indicazioni che prevedono una stretta sulla spesa pubblica e potenzialmente un aumento delle tasse.

"Il rigore fiscale portato dal nuovo governo britannico potrebbe aver già avuto un effetto benefico sulla sterlina, e ora le dimensioni dell'attuale recessione britannica potrebbero diventare un driver primario per la valuta", hanno dichiarato gli analisti di ING FX in una nota.