Maria da Graca Carvalho ha detto che il Portogallo "fortunatamente ha molte materie prime critiche per la transizione verde, come il rame, necessario per le auto elettriche".
Il Portogallo possiede già la più grande miniera di rame dell'Unione Europea, gestita dalla Lundin Mining di Toronto. Inoltre, produce litio per l'industria della ceramica e possiede grandi depositi di litio per batterie che sono in fase di sviluppo.
"Abbiamo un grande potenziale per esplorare il rame, abbiamo già una grande tradizione e continueremo a investire", ha detto ai giornalisti a margine di una conferenza.
"Quando guardiamo alle materie prime critiche, dobbiamo considerare il litio, ma non è l'unico, né forse il più importante".
Ha detto che il piano strategico dovrebbe essere presentato il 22 luglio.
"Sulla base di questa strategia, definiremo le aree di produzione per le varie materie prime critiche", ha detto, aggiungendo che "potrebbero esserci nuove concessioni".
L'Europa mira a garantire una maggiore sicurezza e a ridurre la dipendenza dalle importazioni da Paesi come la Cina per i materiali essenziali per la transizione verde.
Il precedente governo portoghese aveva previsto di mettere all'asta licenze per la prospezione del litio in sei aree nel nord e nel centro del Paese.
Tuttavia, le preoccupazioni sull'impatto ambientale e sociale dell'estrazione del litio da parte dei gruppi di tutela della natura e delle comunità locali hanno portato a molteplici ritardi nell'asta, inizialmente prevista per il 2018.
Alla domanda se il nuovo Governo intende procedere con l'asta del litio, Carvalho ha citato la necessità di vedere il piano strategico finale e di basare qualsiasi decisione su dati scientifici e tecnici. (Servizio di Sergio Goncalves; Redazione di Andrei Khalip e Jan Harvey)
