ROMA (MF-DJ)--I beneficiari di politiche attive del lavoro nel 2020 sono stati oltre 2,9 milioni grazie all'ampio utilizzo di Decontribuzione Sud, una misura concessa a partire dal mese di ottobre 2020 che prevede un'agevolazione contributiva per l'occupazione in aree svantaggiate del Paese. E' quanto rileva l'Osservatorio dell'Inps sulle politiche attive del lavoro.

In particolare, i beneficiari di Decontribuzione Sud sono stati 1,8 milioni. Nell'anno 2020, escludendo la Decontribuzione Sud, circa il 50% degli interventi messi in atto per incentivare l'assunzione è rappresentato dall'apprendistato e il 38% dai contratti a tempo indeterminato. Nello stesso anno si riscontra la generale diminuzione del numero medio di beneficiari per le diverse agevolazioni: tra queste l'apprendistato e le assunzioni agevolate di ultracinquantenni e donne, lo sgravio contributivo per i lavoratori svantaggiati impiegati nelle cooperative sociali, le assunzioni agevolate in sostituzione di lavoratori in astensione obbligatoria/facoltativa e le agevolazioni per l'integrazione dei disabili. Di contro sono in crescita sia il numero medio di lavoratori che beneficiano dell'esonero strutturale giovani con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti sia le stabilizzazioni di contratti di apprendistato.

Per quanto riguarda, invece, le politiche passive, nel 2020 il numero di trattamenti di NASpI è stato pari a 1,76 mln con un decremento rispetto all'anno precedente pari a -4,6%, derivante da un decremento pari a -6,5% per i maschi e del -3% per le femmine. Il numero di trattamenti di DIS-COLL, nel 2020, è stato pari a 20.292 con un incremento, rispetto al 2019, del 28,2%.

liv

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November 24, 2021 05:11 ET (10:11 GMT)