Le aspettative di inflazione dell'opinione pubblica britannica sono diminuite a dicembre: Citi/YouGov

Le aspettative dell'opinione pubblica britannica sull'inflazione futura sono diminuite il mese scorso, secondo un sondaggio di Citi e YouGov che, secondo la banca statunitense, ha mostrato una riduzione del rischio che il recente picco di inflazione di 41 anni si consolidi.

La BoE segue da vicino le indagini sulle aspettative di inflazione delle famiglie, in quanto ritiene che possano offrire una guida alle future richieste salariali e alla capacità delle imprese di trasferire i costi più elevati.

Citi ha detto che l'aspettativa media per l'inflazione tra 5-10 anni è scesa al 3,6% a dicembre dal 3,9% di novembre. Ha raggiunto un picco del 4,8% in agosto, prima che il Governo annunciasse piani per limitare temporaneamente le tariffe energetiche domestiche.

Prima della pandemia, quando l'inflazione dei prezzi al consumo era ampiamente in linea con l'obiettivo del 2% della BoE, queste aspettative di inflazione a lungo termine si attestavano in media tra il 2,9% e il 3,4%.

Le aspettative di inflazione a 12 mesi sono scese al 5,7% a dicembre, dal 6,1% di novembre, e hanno raggiunto un picco del 10,3% ad agosto, quando ai partecipanti al sondaggio è stata offerta una gamma più ampia di opzioni potenziali per l'inflazione, rispetto a quanto era tipico prima della pandemia.

"I dati di oggi, in particolare l'allentamento delle aspettative a lungo termine, suggeriscono che alcuni dei rischi di rialzo che hanno perseguitato le aspettative di inflazione del Regno Unito negli ultimi mesi stanno iniziando ad attenuarsi", ha detto Ben Nabarro, economista di Citi.

"Sarebbe prematuro dichiarare la vittoria. Ma questi dati indicano un rischio di moderazione dell'inflazione incorporata fino al 2023", ha aggiunto.

L'inflazione dei prezzi al consumo britannica ha raggiunto il livello più alto dal 1981 in ottobre, all'11,1%, prima di scendere al 10,7% in novembre. La BoE ha dichiarato di aspettarsi che l'inflazione rimanga elevata nei prossimi mesi, ma che scenda a circa il 5% entro la fine del 2023.

Gran parte dell'impennata dell'inflazione riflette il balzo dei prezzi del gas naturale dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia a febbraio, ma anche i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento post-pandemia, la carenza di manodopera e le frizioni commerciali causate dalla Brexit hanno giocato un ruolo.