La polizia era presente in forze all'aeroporto Ben Gurion e nei dintorni di Tel Aviv, dove i media israeliani hanno detto che Netanyahu e il suo seguito erano arrivati nella prima mattinata per evitare possibili manifestazioni di sit-in sull'autostrada da Gerusalemme.

I portavoce di Netanyahu non hanno commentato immediatamente la posizione del Primo Ministro, che doveva partire nel pomeriggio per una visita di due giorni a Roma.

Gli organizzatori della protesta avevano chiesto che le interruzioni dell'aeroporto iniziassero a metà mattinata, come parte di quella che hanno soprannominato "Una giornata di resistenza".

Il capo del Pentagono Lloyd Austin avrebbe dovuto visitare Israele mercoledì come parte di un tour regionale. Ma ha posticipato il suo arrivo a giovedì e, invece di recarsi al Ministero della Difesa israeliano a Tel Aviv, avrebbe dovuto incontrare Netanyahu vicino a Ben-Gurion.

Netanyahu, un conservatore che ha iniziato un sesto mandato a dicembre a capo di una coalizione nazionalista-religiosa, afferma che il suo piano per limitare la Corte Suprema ripristinerà l'equilibrio tra i rami del governo.

I critici temono che Netanyahu - che è sotto processo per accuse di corruzione che nega - cerchi di subordinare il potere giudiziario all'esecutivo. I sondaggi d'opinione hanno dimostrato che il piano è impopolare per la maggior parte degli israeliani, che preferirebbero che si raggiungesse un compromesso.

Due professori di legge israeliani, Yuval Elbashan e Daniel Friedman, questa settimana hanno diffuso delle proposte di riforma modificate.

Il segretario di gabinetto di Netanyahu e due ministri hanno accolto la bozza in via preliminare. Ma i leader dell'opposizione hanno detto che non la approveranno a meno che Netanyahu non fermi prima il processo di ratifica.

A Gerusalemme, un gruppo di manifestanti ha usato sacchi di sabbia e filo spinato per sbarrare gli uffici del Kohelet Policy Forum, un think-tank che ha sostenuto le riforme del governo, come mostra il video della Reuters.

Le proteste vanno avanti da settimane, con scontri talvolta violenti con la polizia. Sebbene non siano ancora diventate legge, le riforme hanno già avuto un impatto sullo shekel e hanno attirato la preoccupazione di alcuni alleati occidentali sulla salute della democrazia israeliana.